Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia)
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 Cambiamo le regole

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pier

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MessaggioTitolo: Cambiamo le regole   Cambiamo le regole Icon_minitimeDom Nov 30, 2008 4:26 pm

L’articolo si riferisce a un incidente avvenuto alle Olimpiadi Speciali del 1998.

Le Olimpiadi Speciali sono state concepite come un’opportunità per giovani e bambini di ritrovarsi insieme in uno spirito di amichevole competitività. Ciò che rende diversi questi giochi è che ciascun partecipante compete contro le proprie condizioni fisiche e mentali, che gli impediscono di presentarsi ai giochi olimpici internazionali. (…)

Nove bambini che erano diventati amici durante il tempo trascorso al campo, si sono trovati a competere insieme sulla stessa pista, nello stesso evento sportivo.

Al colpo di pistola che dava inizio alla competizione, erano partiti verso il traguardo, situato dall’altra parte del campo.

Fu il comportamento di un bambino con la sindrome di Down che rese l’episodio così intenso.

Mentre gli altri concorrenti si lanciavano lungo la pista per arrivare al traguardo, questo particolare bambino rallentò e si girò verso la linea di partenza.

Vide così che uno dei suoi compagni era caduto proprio all’inizio della corsa e con fatica stava cercando di rialzarsi.

Il bambino con la sindrome di Down si fermò immediatamente, fece dietro front e si avviò in direzione del suo amico. Uno dopo l’altro, anche ciascuno degli

altri concorrenti si rese conto di ciò che stava succedendo, invertì la marcia e lo seguì fino al punto in cui la corsa era iniziata. Sollevando in piedi il loro

amico, crearono una catena con le braccia e si avviarono lungo la pista camminando fino al traguardo. In quel momento quei nove bambini avevano rifatto le regole della competizione. Il cronometro segnava il tempo velocemente, tuttavia loro si erano mossi di là delle barriere del tempo e dello sport, creando un’esperienza

in cui ciascuno aveva completato la prova a modo suo ma, insieme agli altri.

Non aveva senso che uno di loro giungesse al traguardo senza gli altri.(……)

Il racconto fornisce un magnifico esempio di come un gruppo di ragazzi, nella purezza dell’amore reciproco, ridefinisca l’esito della loro esperienza

applicando una nuova regola alla situazione esistente. A modo loro, i bambini delle Olimpiadi Speciali ci rammentano le grandi possibilità insite nella vita.

mentre attraversiamo questo momento storico. (…) I fatti ci ricordano che intercediamo a nostro favore ogni volta che rispondiamo alle sfide quotidiane della vita.

Forse il modo migliore per dare a noi stessi una dimostrazione di quelle potenzialità consiste di esplorare la natura della compassione, del tempo, del perdono

e della preghiera attraverso gli occhi di coloro che ci hanno preceduto sulla terra. Con le parole del loro tempo, essi ci ricordano che tutti siamo uno e che,

di là da ogni altra ragione, siamo venuti al mondo per amare.



(*) Pagina conclusiva de “L’Effetto Isaia” di Gregg Braden
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