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Titolo: Koko, un gorilla che parla Dom Nov 15, 2009 5:16 pm
KOKO, UN GORILLA CHE PARLA è uno straordinario documentario che mostra inequivocabilmente che non vi è nessun salto ontologico fra la specie umana e le altre specie viventi, ma una continuità. Ad un gorilla di montagna tuttora vivente - dagli anni 70 in poi è stato insegnato il linguaggio dei gesti dei sordomuti; Koko riesce tramite esso ad esprimere sentimenti, stati danimo, a dire bugie, fare congetture, riferirsi ad avvenimenti del passato ed a proposte per il futuro; riesce in altre parole a comunicare efficacemente ed in maniera continua con una specie diversa dalla sua, lessere umano. Ricombina inoltre i segni imparati in maniera autonoma, forgiando nuove parole e combinazioni di parole per significare nuovi oggetti e nuove realtà, anche esistenziali, in cui si imbatte, fino al punto d insegnarli ad altri Gorilla e perfino agli Scimpanzé. La teoria dellevoluzione, a duecento anni dalla nascita del suo primo fondatore, sottoposta in Italia come nel mondo a continui attacchi in nome della politica teocon-teodem e delle confessioni religiose, trova in questo incredibile esperimento una conferma ed un avvallo; Continuamente vengono fatti attacchi al Darwinismo da ambienti insospettabili e da una delle radio più diffuse in Italia, Radio Maria. Ma Koko rimane una pietra dinciampo: lultimo baluardo dellunicità umana in nome del linguaggio o di pseudo principi extranaturali come anima ed inanimazione, e dicotomie del tutto fittizie quali natura/cultura, naturale/artificiale, essere umano/natura, vengono infrante dallevidenza dei fatti. Levidenza che vi è una continuità assoluta fra specie umana e le altre specie viventi, fra uomo e natura, in termini di capacità, dignità e diritti, e quindi - purtroppo solo in teoria - ciò distrugge lintramontabile paradigma antropocentrico, il paradigma occidentale-biblico (ma purtroppo anche scientifico, a volte) che vede lessere umano al centro della creazione, nato o creato per dominarla in nome della differenza di natura.