Una ricerca svela il segreto di questa antica pratica cinese
Una ricerca ha rivelato come l'agopuntura riesca ad alleviare il dolore e attivare i recettori che reprimono la sofferenza. Il meccanismo finora era un mistero e si pensava che l'efficacia della tradizionale pratica cinese fosse dovuta a un effetto placebo. Uno studio dell'università di Rochester, a New York, pubblicato questa settimana su Nature, ha rivelato i meccanismi neurologici che si attivano con l'agopuntura per calmare il dolore.
Nella fase sperimentale della ricerca, l'agopuntura e' stata praticata su cavie da laboratorio: e si è scoperto che dove venivano piantati gli aghi, i tessuti producevano una concentrazione di adenosina, un neurotrasmettitore con effettivi sedativi. Era già noto che qualsiasi tipo di calmante richiede la presenza di un recettore dell'adenosina, che risiede nella fibra nervosa del trasmettitori del dolore ed è capace di mitigare l'attività di queste fibre.
L'equipe guidata da Maiken Nedergaard ha in realtà notato che non si produce alcun effetto calmante, né si elevano i livelli di adenosina se gli aghi vengono semplicemente inseriti nella zona interessata; ma che l'effetto calmante si produce se gli aghi vengono fatti ruotare in maniera intermittente, esattamente come fanno gli agopunturi.