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 Non bisogna vedere solamente attraverso la vista

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pier

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MessaggioTitolo: Non bisogna vedere solamente attraverso la vista   Non bisogna vedere solamente attraverso la vista Icon_minitimeSab Lug 24, 2010 5:19 pm

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Posted on 24 luglio 2010

Non bisogna vedere solamente attraverso la vista 00976_occhio_di_horusQuando i colonizzatori spagnoli si avvicinarono ai primi insediamenti dei nativi americani con le loro grandi navi, cento volte più grandi e ben differenti dalle piccole imbarcazioni utilizzate a quei tempi in America, i nativi ebbero molta difficoltà a comprendere esattamente cosa si stesse avvicinando alle loro coste.
Ed anche quando le imbarcazioni furono più vicine ci volle molto tempo affinché i nativi utilizzassero un concetto che pure possedevano, quello di barca, per comprendere quel nuovo inspiegabile fenomeno. Poi, dopo che il primo nativo “vide” anche con gli occhi della mente (oltre che coi sensi) comunicando agli altri che si trattava di enormi barche e spiegando così come si potesse estendere un vecchia categoria concettuale, finalmente anche gli altri "videro" che si trattava di grandi barche che trasportavano altri uomini.
A partire dalla nascita i nostri sensi sono imbrigliati in categorie concettuali, insegnateci soprattutto dalle persone più adulte; invece che elaborare autonomamente una propria maniera di interpretare le sensazioni (sia quelle provenienti dai cinque sensi che quelle che provengono dalla cosiddetta propriocezione del suo stesso corpo) il bambino viene così portato a inquadrare le sensazioni in schemi precostituiti, che derivano a loro volta dagli schemi di interpretazione della realtà adottati dalla società nella quale egli vive.
Ciò vuol dire che persone appartenenti a culture e società differenti tra di loro “vedono” una realtà molto differente, ed a tale proposito uno degli esempi più illuminanti è quello relativo alla telepatia ed alle altre facoltà paranormali. L'occorrenza di una sincronicità, di una coincidenza di notevole rilevanza viene automaticamente “vista” come “pura casualità” dalla nostra cultura occidentale mentre viene percepita come un reale evento di interconnessione presso tutte le culture native (ed a torto considerate "primitive").
Presso tali culture infatti il cosiddetto paranormale è integrato in uno schema di percezione della realtà che vede ogni parte del creato dotato di anima, ed ogni anima capace di creare interconnessioni anche al di là di ogni separazione nel tempo e nello spazio. Presso la nostra cultura invece la pesante opera di indottrinamento di enti come il CICAP o altri enti consimili ha fatto in modo che la gran parte degli eventi reali venissero integrati in uno schema di percezione della realtà ove vige solo la coincidenza casuale.
In tal modo è stata tolta a gran parte dell'umanità la possibilità di “vedere”, di percepire tramite il sesto senso la presenza intorno a noi di altre entità che condizionano fortemente la storia umana e senza postulare le quali è difficile dare un senso alla stessa storia della nostra razza.
Similmente la gente indottrinata a vedere nei vari governi (nel peggiore dei casi) un insieme di persone intente ad arraffare soldi con ogni mezzo lecito ed illecito (come vorrebbe farci credere ad esempio la sinistra apparentemente più intransigente), non potrà vedere il progetto di avvelenamento intenzionale della razza umana cui ogni governo su questa terra ha collaborato (seppur con qualche momentanea defezione) e quindi non avrà la forma mentis adeguata a vedere quello che sta succedendo nel cielo, neppure se lo guarda e nota che le scie chimiche schermano regolarmente la luce del sole di almeno un buon 20 o 30% (mentre scrivo questo articolo è estate ed il cielo invece che azzurro ha ormai assunto stabilmente una colorazione che tende al celestino pallido, e le poche nuvole presenti in cielo si confondono col resto del cielo invece che stagliarsi nitidamente contro uno sfondo azzurro che ormai esiste quasi esclusivamente nei ricordi dei bei tempi andati).
Basterebbe infatti osservare il cielo con un minimo di costanza per comprendere che certe formazioni che vediamo in cielo possono anche sembrare nuvole ad uno sguardo superficiale, ma che si tratta in realtà di scie persistenti espanse e deformate dai venti in alta quota.
Ma di questo parleremo più in dettaglio in un prossimo articolo.
Autore: Corrado Penna / Fonte: scienzamarcia.blogspot.comd on
24 luglio 2010



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