Rafano ( nasturtium armoracia )- cancri, imm, sre, sms, sen, sgu, pel, antitumorale, antibiotico potente, espettorante, immunostimolante, diuretico, antiasmatico, antiallergico, antireumatico, regolatore della tiroide, epatoprotettore- ind. Tumori, bronchiti acute e croniche, tubercolosi, asma, reumatismo, artriti, artrosi, calcoli urinari, nefriti, nefrosi, tiroiditi acute e croniche, acne, foruncolosi, epatiti, epatosi, influenza, malattie virali- si usa crudo, grattuggiato da 20 a 50 gr al giorno- il rafano pestato si usa sugli ascessi e come cicatrizzante sulle ferite, inoltre sui geloni e sui foruncoli—mangiata cruda sarebbe pure utile contro l’eczema- il rafano contiene una certa quantita’ di tiourea che riduce la captazione dello iodio da parte della tiroide- poiche’ la riduzione e’ modesta puo’ essere totalmente contrastata da una piccola somministrazione di iodio- in ogni caso tale riduzione puo’ ridurre leggermente il metabolismo basale ma non e’ in grado di produrre ingrossamento della tiroide- tutto cio’ rende il rafano utile negli ipertiroidismi, nel morbo di basedow, e nel gozzo nodulare tossico- e’ utile in tali casi associare al rafano piccole dosi di iodio- ( non è da confondere la tiourea con i tiouracilici che hanno struttura ciclica e molto diversa, sono di sintesi e possiedono effetti collaterali, inoltre sono mille volte più potenti della tiourea nell’inibire la tiroide ) insieme allo iodio il rafano puo’ risultare utile nella cura della tubercolosi, della lebbra e della sifilide e di molte malattie fungine- nella medicina popolare il rafano è usato per stimolare la digestione, nelle sindromi dispeptiche- inoltre l’uso del suo succo è stato proposto da leclerc nella litiasi biliare, calcoli della colecisti, come diuretico, come antiartritico, artrite, artrosi, per l’orticaria, per il fegato. La medicina familiare utilizza per gli scopi sopra accennati, lo sciroppo ottenuto scavando la radice e riempiendola di zucchero. Il rafano riduce rapidamente le infiammazioni, il sanguinamento gengivale, la pollacchiuria notturna e diurna per cui si puo’ ipotizzare pure un azione sulla prostata