Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia)
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 È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO

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MessaggioTitolo: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeMer Mag 07, 2008 10:29 pm

Fonte: http://www.stpauls.it/fc/0819fc/0819f194.htm

In due anni sono raddoppiati i prezzi dei cereali. La colpa è dei raccolti scarsi, delle colture riconvertite per produrre biocombustibili, della speculazione internazionale. L’oro giallo del mais contro l’oro nero del petrolio. Ritorna lo spettro della fame e per ora non si vede una soluzione.

Un’iniziativa che si chiama "Abbiamo RISO per una cosa seria", s’è tenuta in 700 piazze italiane il 3 e il 4 maggio. Era organizzata dalla Focsiv (Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontariato). In cambio di 5 euro, i volontari davano un chilo di riso della qualità Thai, fornito dal commercio equo e solidale. Mi auguro che l’abbiano dato via tutto. Lo scopo era raccogliere fondi per finanziare 27 progetti di "sovranità alimentare" in 19 Paesi poveri.
Non so bene cosa significhi sovranità alimentare. Suppongo sia non dover dipendere da altri, dalla dittatura del mercato globale, e riguarda la preoccupazione quotidiana degli esseri umani: mettere ogni giorno qualcosa in tavola. Negli ultimi due anni, i prezzi dei cereali sono raddoppiati. Pane e riso sfamano buona parte del mondo, se mancano è la fame di interi popoli. La Banca mondiale lancia l’allarme e la Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite specialista del cibo, denuncia che 36 Paesi rischiano la guerra civile. Nelle Filippine, il governo minaccia l’ergastolo a chi si accaparra il riso per aumentarne il prezzo. Ad Haiti e in Kenya scoppiano rivolte. La Cina riduce l’esportazione del riso, la Russia blocca per due mesi quella del grano.

È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO 0818f194

Si vedono in televisione immagini dai posti dove il riso è razionato. File ai banchi della distribuzione; il riso pesato, non più di un tanto a persona, si rovescia negli scialli delle donne che lo chiudono tra le cocche e se ne vanno contente, pur sapendo che quella minuscola provvista basterà appena per sfamare la famiglia una settimana. Si vedono anche tumulti di uomini esasperati che si impadroniscono dei sacchi, nel tumulto i sacchi si rompono e il bene prezioso va sprecato.
Anche nell’assalto ai forni di Milano, Renzo vide con pena la farina sparsa per terra, i pani caduti nella furia. E con un po’ di vergogna, ne raccolse ben tre. Uno da mangiare subito, due da mettersi in tasca di riserva.
«Era quello il second’anno di raccolta scarsa…», scrive Manzoni. Anche per noi gli ultimi due anni sono stati di raccolta scarsa per i cambiamenti climatici che mettono in subbuglio le stagioni. Ma la scarsità è aggravata da altre moderne invenzioni. Enormi aree agricole sono state convertite in colture di cereali adatti a ricavarne biocarburanti. Significa all’ingrosso benzina per macchine, il nuovo oro giallo del mais contro il vecchio oro nero del petrolio. Poi ci sono le speculazioni finanziarie e l’accaparramento delle scorte, che fanno schizzare i prezzi all’insù (vedi anche il Dossier).
E pensare che, entrando nel terzo Millennio, il mondo sembrava un po’ meno affamato. C’era stata la rivoluzione verde degli anni Settanta, che aveva benedetto l’agricoltura dei Paesi poveri raddoppiandone la produzione alimentare. C’era stato il sostegno delle agenzie internazionali, degli aiuti allo sviluppo, che avevano portato soccorso agli affamati, diminuendone il numero di quasi 300 milioni; anche se ne restavano ancora da nutrire quasi un miliardo. La guerra del riso, del grano, del mais, azzera quei progressi timidi eppure essenziali. Ora le riserve sono agli sgoccioli, ai forni manca la farina e non bastano i tre pani di Renzo. Fino a quando l’egoismo e l’imprevidenza dei pochi continuerà a minacciare la sopravvivenza dei molti? Non c’è risposta.
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MessaggioTitolo: Re: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeMer Mag 07, 2008 11:16 pm

Fausto ha scritto:
Pane e riso sfamano buona parte del mondo,
Sto per dire una cosa che potrebbe essere scambiata per cinismo.

E' vero, pane e riso sfamano buona parte del mondo, ma purtroppo la rendono anche più debole e povera.
Perchè chi mangia tanto pane e riso vuol dire che mangia poche proteine e mangiare poche proteine vuol dire indebolire e far ammalare il corpo.
Nei paesi molto poveri si va a vanti a cereali perchè costano poco ma questo li rende sempre più poveri perchè un fisico indebolito e ammalato lavora di meno.
Io sono del parere che insieme al pane e al riso bisognerebbe aiutare i paesi poveri a fare meno figli (dove c'è miseria si fanno anche molti figli) perchè se la popolazione cresce a dismisura, sarà una popolazione povera e che bisogna alimentare a pane e riso, rendendola debole e ammalata.
Meno bocche da sfamare vuol dire avere più cibo per tutti e più cibo vuol dire più persone sane.

Sono andata un po' OT, e me ne scuso, e spero di non aver recato offesa a chi soffre.
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MessaggioTitolo: Re: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeMer Mag 07, 2008 11:39 pm

cincin ha scritto:
Fausto ha scritto:
Pane e riso sfamano buona parte del mondo,
Sto per dire una cosa che potrebbe essere scambiata per cinismo.

E' vero, pane e riso sfamano buona parte del mondo, ma purtroppo la rendono anche più debole e povera.
Perchè chi mangia tanto pane e riso vuol dire che mangia poche proteine e mangiare poche proteine vuol dire indebolire e far ammalare il corpo.
Nei paesi molto poveri si va a vanti a cereali perchè costano poco ma questo li rende sempre più poveri perchè un fisico indebolito e ammalato lavora di meno.
Io sono del parere che insieme al pane e al riso bisognerebbe aiutare i paesi poveri a fare meno figli (dove c'è miseria si fanno anche molti figli) perchè se la popolazione cresce a dismisura, sarà una popolazione povera e che bisogna alimentare a pane e riso, rendendola debole e ammalata.
Meno bocche da sfamare vuol dire avere più cibo per tutti e più cibo vuol dire più persone sane.

Sono andata un po' OT, e me ne scuso, e spero di non aver recato offesa a chi soffre.

Ciò che dici è vero CinCin.
Riporto qui di seguito un breve paragrafo tratto da "Dio=mc2", in cui ho cercato di mettere in luce, i motivi che spingono le popolazioni più povere del pianeta,ad avere un tasso di incremento demografico relativamente alto:


Impulsi neurogenetici di antico stampo:

Gli impulsi neurogenetici di antico stampo sono insiti nella mente di ogni
individuo, indipendentemente dalla razza umana a cui appartiene. Tutti
questi impulsi sono radicati nel nostro subconscio e sembrano garantire la
nostra sopravvivenza. (Purtroppo però non di ogni etnia; infatti il principio
di G.F. Gause(*26) dell'esclusione competitiva, è osservabile persino fra le
diverse razze del genere umano. Basti pensare a come l'uomo di razza
bianca nord-occidentale sia in grado di manipolare a proprio vantaggio il
comportamento di intere civiltà di qualsiasi razza, su vastissime aree di ogni continente terrestre, sfruttando così la manodopera indigena e organizzando talvolta, quando è necessario, delle guerre civili... a scadenza indeterminata. (Colui che crede che colonizzare significhi unicamente apportare benessere a civiltà tecnologicamente meno evolute della nostra si sbaglia di grosso).
L'Intensità di Impulso Neurogenetico varia da individuo a individuo e nella
nostra specie animale (umana), persino da razza a razza. Sembrerebbe che l'evoluzione della nostra specie abbia fatto sì che alcuni impulsi si siano "assopiti" col passare del tempo, poiché non più così necessari a garantire la sopravvivenza di almeno una razza umana. Ciò potrebbe anche essere vero, ma resta il fatto che alcuni impulsi, purtroppo (i quali a parer di molti sarebbero scemati parecchio a distanza di secoli), come l'impulso razziale ad esempio, sembrano essere assai predominanti (a livello di specie) in una moltitudine di impulsi neurogenetici(*27) i quali (a livello di etnia) e a seconda delle loro principali caratteristiche e rispettive potenzialità, danno origine al fenomeno dell'esclusione competitiva umana; un fenomeno quindi necessario (per ogni specie animale ancor giovane) a garantire la sopravvivenza di almeno una razza umana. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare: "ma se è risaputo da tempo che basterebbe una giusta ripartizione delle risorse economiche a livello mondiale, per cancellare definitivamente la fame dalla faccia della Terra, fino a che punto sono poi così limitate queste risorse sul nostro pianeta? E fino a che punto quindi è giustificabile il fenomeno della esclusione competitiva umana?"
Ebbene a questa domanda io risponderei così: "il fenomeno dell'esclusione
competitiva umana è anche in questo caso un riflesso condizionato da una
serie di impulsi neurogenetici di antico stampo; quando questi impulsi
scemeranno col passare dei millenni, tale fenomeno tenderà a scomparire.
E a quel punto non vi sarà più motivo di preoccuparsi di quanto sarebbero
realmente limitate le risorse sulla Terra per una popolazione che dovesse
superare i dieci miliardi di individui, perché grazie al benessere intere civiltà umane tenderanno ad avere un tasso di incremento demografico
pressoché nullo".
Fare una distinzione tra gli impulsi neurogenetici che si sono "assopiti" a
causa dell'evoluzione e quelli che invece sono rimasti più o meno costanti
sin dalla notte dei tempi, si dimostra quindi un'impresa assai ardua.
(L'unico impulso che potremmo inserire nella categoria di quegli impulsi
che sono rimasti più o meno costanti sin dalla notte dei tempi, é forse quello sessuale; ma ciò mi sembra più che normale, poiché è quello che principalmenete garantisce la sopravvivenza della nostra specie).
Ciò che comunque dobbiamo tener presente è che l'evoluzione gioca un
ruolo importante nel mutamento degli impulsi neurogenetici. Questi
mutamenti di potenzialità degli impulsi neurogenetici sono indispensabili e
quindi di primaria importanza per garantire la sopravvivenza dell'intero
genere umano. Tenendo in considerazione che l'influenza del denaro
sull'uomo scemerà col passare dei millenni (o dei secoli, se saremo più
fortunati) e che quindi aumenteranno i mezzi di sostentamento (cibo, acqua e un tetto sotto cui vivere, prevalentemente) per tutte le civiltà di questo pianeta, l'intensità dell'impulso sessuale diminuirà proporzionalmente all'influenza del denaro; questa diminuzione di intensità dell'impulso sessuale sarà comunque dovuta unicamente a un radicale cambiamento delle condizioni dell'ambiente esterno, ciò vale a dire che il livello di potenzialità biologica di tale impulso, sarà paragonabile e quindi più o meno identico all'attuale anche a distanza di secoli o addirittura di millenni.
Un errore che non si deve comunque commettere, è quello di credere che se in tutte le civiltà estremamente povere di questo pianeta é assai marcato l'impulso sessuale (inteso sempre come predisposizione naturaleintenzionale ad incrementare il tasso di natalità), ciò sia dovuto ad un fattore biologico. Questo è assolutamente inveritiero.
Infatti ogni impulso neurogenetico, compreso quello sessuale, può venire
notevolmente amplificato o attenuato a dipendenza delle condizioni
dell'ambiente esterno (definite anche significativamente dai modelli di
insegnamento e istruzione scientifico-culturale dell’ ambiente(*28) in
questione) relative al singolo individuo o alla razza umana in questione,
conservando comunque sempre il suo livello di potenzialità biologica.


Ultima modifica di Fausto il Mer Mag 07, 2008 11:46 pm - modificato 3 volte.
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MessaggioTitolo: Re: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeMer Mag 07, 2008 11:41 pm

NOTE:

*26 Il principio di Gause afferma che qualora due speci competano tra loro per le stesse limitate risorse, in situazioni in cui sono entrambe presenti, una delle due sarà più capace di sfruttare o controllare l'accesso a questa risorsa e, alla fine, eliminerà l'altra.

*27 Tra cui troviamo l'impulso di aggressività, l'impulso razziale, l'impulso sessuale [inteso come predisposizione naturale-intenzionale ad incrementare il tasso di natalità, ovvero come una sorta di
"istinto di procreazione", che in genere si manifesta con l'innescarsi del fenomeno dell'innamoramento. L'impulso sessuale inteso unicamente come: "ricerca del piacere personale", per non complicare troppo le cose, non viene invece tenuto in considerazione in questa teoria sugli
impulsi neurogenetici. Si sappi comunque che quest'ultimo impulso, gioca un ruolo importante nell'incremento del tasso di natalità, solo nei paesi del Terzo Mondo, in cui vi è un bassissimo livello di educazione scientifico-culturale; mentre non ha alcuna influenza sul tasso di natalità, nei paesi più "progrediti".
Si hanno quindi due tipi di impulso sessuale:
Imp.sess. (A) = "istinto di procreazione"
Imp.sess. (B) = "ricerca del piacere personale."
Quando si calcola l' Intensità individuale di impulso neurogenetico di un individuo che vive in un paese del Terzo Mondo, il valore numerico della potenzialità del suo impulso sessuale (A), dovrà quindi essere aumentato a causa dell'influenza dell'impulso sessuale di tipo B. Per semplificare le
cose si potrebbe calcolare un valore che sia la somma dei due impulsi sessuali (A+B)], l'impulso emotivo, ecc... .

*28 Con ambiente in questo caso si intende un paese, una nazione, una città... ossia qualsiasi area o regione della Terra delimitata da confini politici.
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MessaggioTitolo: Re: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeGio Mag 08, 2008 12:41 pm

Fausto ha scritto:

Un errore che non si deve comunque commettere, è quello di credere che se in tutte le civiltà estremamente povere di questo pianeta é assai marcato l'impulso sessuale (inteso sempre come predisposizione naturaleintenzionale ad incrementare il tasso di natalità), ciò sia dovuto ad un fattore biologico. Questo è assolutamente inveritiero.
Infatti ogni impulso neurogenetico, compreso quello sessuale, può venire
notevolmente amplificato o attenuato a dipendenza delle condizioni
dell'ambiente esterno (definite anche significativamente dai modelli di
insegnamento e istruzione scientifico-culturale dell’ ambiente(*28) in
questione) relative al singolo individuo o alla razza umana in questione,
conservando comunque sempre il suo livello di potenzialità biologica.
Sono d'accordo, Fausto: il fare molti figli (oltre le proprie possibilità di sostentamento) è un fatto culturale, principalmente.
Una persona agiata è anche generalmente una persona con un certo grado di istruzione e quindi è una persona portata al ragionamento (non inteso con valenza di positività).
E il non fare figli è frutto del ragionamento; infatti gli animali, non avendo la facoltà di ragionamento, non possono decidere di non fare figli.
La condizione di povertà ci assimila agli animali, da questo punto di vista.
In ogni paese povero devono essere esportati, oltre il cibo (soccorso immediato), anche i mezzi per incentivare il benessere (soccorso a lunga gittata).
Perchè solo se c'è benessere, solo se non si deve pensare unicamente a sfamare i propri figli, ci si può dedicare ad attività prettamente umane come la cultura; e solo con la cultura l'uomo ha la possibilità di usare la ragione; ma non perchè diventa più intelligente (cultura non è sinonimo di intelligenza e si può essere intelligenti pur non avendo cultura), ma perchè se il tuo tempo non viene tutto sottratto dal trovare il cibo per te e la tua famiglia, hai più tempo per utilizzare la ragione; e il non fare figli oltre il consentito è frutto di ragionamento :-)
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MessaggioTitolo: Re: È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO   È SCOPPIATA LA GUERRA DEL GRANO E DEL RISO Icon_minitimeGio Mag 08, 2008 2:12 pm

Fausto ha scritto:
Fonte: http://www.stpauls.it/fc/0819fc/0819f194.htm

In due anni sono raddoppiati i prezzi dei cereali. La colpa è dei raccolti scarsi, delle colture riconvertite per produrre biocombustibili, della speculazione internazionale. L’oro giallo del mais contro l’oro nero del petrolio. Ritorna lo spettro della fame e per ora non si vede una soluzione.
Un grosso problema credo che sia quello dello spreco.
Nel mio piccolo ho proposto un impianto per il trattamento dei liquami fognari con il recupero di ingenti quantità di acqua per l'agricoltura,ecc. Allego una mia "lettera" pubblicata Venerdì su un settimanale nella quale si parla anche della siccità e della fame nel mondo. Con il petrolio a 200 dollari al barile anche i fertilizzanti per l'agricoltura saliranno alle stelle.
Pier
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