Come già detto, pier, non possiamo quantificare le
dimensioni dell’atomo iniziale, perché la legge dello spazio è nata dopo l’esplosione.
Gli amanti della
teoria del BIG-BANG possono ipotizzare che l’atomo iniziale fosse ben più
grande di un atomo, che la materia non sia comprimibile oltre un certo limite
ecc, ecc
Si può pensare che l’atomo iniziale fosse grande come il
sole, pur mantenendo le caratteristiche che si attribuiscono oggi al neutrone
iniziale, infatti condensa tu cinquecento miliardi di galassie in uno spazio
grande come il sole!
Ma poi esistono altre teorie: interessante è quella di Alex
Vilenkin, uno scienziato russo che ora dirige l’istituto di cosmologia di
Boston:
http://forum.panorama.it/f15/il-big-bang-non-esiste-t10341/
Poi ci sono i critici che negano la teoria del BIG-BANG, uno
fra questi è il famoso astrofisico Halton Arp, che ha raccolto innumerevoli
prove contro questa teoria:
http://forum.panorama.it/f15/problemi-aperti-in-cosmologia-t8977/
Per non parlare dell’astrofisico Alberto Bolognesi che ha
scritto perfino un libro contro il BIG-BANG:
http://www.webalice.it/dcarosati/Cosmology/Alberto_Bolognesi/body_alberto_bolognesi.html
Quest’ultimo è particolarmente interessante e ti consiglio
di leggerlo.
Si può comunque pensare che l’universo si espanda e che vi
sia una creazione continua di materia (è un'altra teoria accreditata da alcuni
astrofisici)
Ovviamente non è che si formino le galassie belle e pronte,
ma si formano continuamente ed ovunque nello spazio delle particelle
subatomiche.
Condizione necessaria è che lo spazio acquisisca un moto
rotatorio di altissima velocità simile a
quella della luce.
Io avevo già formulato una mia idea, e cioè che nello spazio
esista un principio di moto, che poi sta alla base di tutte le altre leggi.
Poi è ovvio che queste particelle subatomiche possono unirsi
e formare l’atomo più semplice, quello dell’idrogeno.
Da questa continua formazione di materia si formeranno
poi per aggregazione le grandi nubi
spiraloidi che poi daranno origine alle stelle.
Pertanto dovremmo avere una continua formazione di stelle.
Ed in effetti da un punto di vista astronomico, alcune
stelle sono comparse dal nulla.
Sembrerebbero poche
visto il numero di stelle che esiste, ma dobbiamo considerare che i nostri
tempi di osservazione sono limitatissimi rispetto all’età dell’universo, che
considerando tale ipotesi potrebbe essere anche infinita, per cui i conti
potrebbero tornare.
Con una continua formazione di stelle, anche se su tempi
lunghissimi(per noi), possiamo benissimo giustificare l’espansione dell’universo.
Devo sinceramente dirti che quest’ultima ipotesi è quella
che mi è più confacente, quella che mi sembra spiegare meglio le leggi dell’universo
giustificando l’espansione e la continua formazioni di nubi fredde spiraloidi che
continuamente vengono scoperte.
Comunque l’ultima parola lasciamola ai fisici.