"Lo Spettro della coscienza", di Ken Wilber,è un libro che si potrebbe definire una sorta di "vademecum per la vita". Ciò che si evince,tra le pagine di questo capolavoro della psicologia del transpersonale, è che l’uomo ha bisogni e motivazioni di cui non è consapevole (Freud costruì tutto il suo sistema analitico intorno a questa intuizione di base).Il punto è che nessuno sa quali siano i “veri” bisogni dell’uomo.Lo stesso Freud cambiò idea per ben tre volte sulla natura dei desideri e degli istinti dell’uomo.Inizialmente parlò di istinto sessuale e di sopravvivenza;poi parlò di piacere e di aggressività; infine di istinto vitale e di pulsione di morte.Da allora,gli psicoterapeuti, hanno sempre tentato di comprendere quali siano i “veri” bisogni dell’uomo. Per esempio Rank enfatizzò il bisogno di una volontà forte e costruttiva, Adler parlò di ricerca del potere,Ferenczi del bisogno di amore e di accettazione,Horney del bisogno di sicurezza,H.S.Sullivan di soddisfazione biologica e di sicurezza,Fromm del bisogno di significato,Perls del bisogno di crescere e maturare,Rogers di auto-difesa e di auto-miglioramento,Glasser di bisogno di amore e rispetto di sè,e via dicendo. Ciò che se ne deduce,alla fine,è che l’uomo è inconsapevole di alcuni aspetti del proprio sè (vale a dire della sua Ombra,per usare un termine Junghiano);ed oltre a ciò,volendo scavare fino in fondo,risulta chiaro ed evidente che ciascuna delle principali scuole di psicoterapia,si rivolge ad un diverso livello dello “spettro della coscienza”.Tutte queste scuole quindi,arrivano a conclusioni complementari... ed è ciò che in quest'opera (forse la Summa dell'autore),Ken Wilber riesce a spiegare al lettore attento,in maniera assai semplice ma al contempo magistrale.