Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia)
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 Una nuova ipotesi di atomo da verificare

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pier

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MessaggioTitolo: Una nuova ipotesi di atomo da verificare   Una nuova ipotesi di atomo da verificare Icon_minitimeMer Nov 18, 2009 12:00 pm

Dal forum Cose Nascoste



Forse servirebbe un chiarimento da parte di Fausto


"Sempre più spesso la comunità scientifica viene forzata ad accettare il fatto che gli atomi e le molecole siano come la fiamma di una candela, in cui l’energia che essa rilascia (come il calore e la luce della fiamma) deve essere bilanciata dall’energia che assorbe, come la cera della candela e l’ossigeno dell’aria, tale apparente “moto perpetuo” (assorbire ed espellere) dentro l’atomo viene spiegato semplicemente come “la magia della meccanica quantistica”, od ancora “il respiro dell’universo”.
A metà dell’ottocento Louis Pasteur aveva scoperto che il blocco di vita in formazione noto come “protoplasma” era intrinsecamente non simmetrico, e che le colonie di microbi crescevano in una struttura a spirale nota come numeri di Fibonacci, Sezione Aurea, o spirale “phi”; inoltre aveva notato che queste proporzioni in espansione corrispondevano anche alla struttura presente in natura su parti di alcune piante, insetti, animali, uomini ecc. da tali osservazioni si potrebbe quindi dedurre che alla base della materia vi è una forma di energia invisibile a forma di spirale logaritmica.
Dopo aver stabilito che tutti i campi come la forza gravitazionale e quella elettromagnetica sono semplicemente differenti forme di etere informatico in movimento, abbiamo trovato un’ ipotesi scientifica per spiegare il concetto di gravità, ed una semplice e chiara ragione per la quale essa dovrebbe esistere.
Per cui possiamo osservare che ogni atomo, molecola ecc. devono essere sostenuti da un continuo flusso di energia eterica, che è la stessa energia che interviene nella creazione della Terra e che fluttua dentro di noi, ed ecco che allora noi restiamo impigliati nella corrente gigante del fiume di energia che scorre all’interno della Terra e di tutto l’Universo esattamente come le zanzare restano incastrate in una zanzariera mentre l’aria continua a fluire attraverso la retina.
Quasi tutti gli scienziati “tradizionali” ritengono che le teorie della relatività di Einstein, eliminino alla base la necessità di fare riferimento all’etere; ed invece Einstein sosteneva il rifiuto dell’etere nel 1910, che corrisponde all’anno in cui la scienza ufficiale ritiene conclusa la riflessione di Einstein sull’argomento, ma nel 1920 lo stesso Einstein invece affermava che in realtà l’ipotesi dell’esistenza dell’etere non contraddice la teoria sulla relatività, e nel 1924 ancora scrive: “nella fisica teoretica non andiamo da nessuna parte senza l’etere, cioè un continuum di proprietà fisiche definite, in quanto la teoria generale della relatività esclude un’azione diretta a lungo raggio, e ogni teoria a breve raggio assume la presenza di campi continui, e quindi conseguentemente l’esistenza dell’etere”.
Nel 1913, il fisico Eli Cartan dimostrò per primo che la “fabbrica” o flusso di spazio e tempo nella teoria della relatività generale di Einstein non solo curvava, ma possedeva in sé stessa anche un movimento di rotazione spiraliforme conosciuto come torsione; questa parte della fisica viene collegata esplicitamente alla teoria Einstein-Cartan, o ECT; da notare che la teoria di Cartan da principio non venne presa troppo sul serio, poiché venne fuori prima dell’epoca della fisica quantistica, successivamente nei primi anni ’70 studi più approfonditi crearono un grande interesse verso la conoscenza più dettagliata dei campi torsionali.
Nelle sue ricerche Ginzburg scoprì che potevano essere effettuate poche semplici modifiche alle comuni equazioni facenti parte della teoria della relatività di Einstein, senza con questo creare discordanze con le osservazioni scientifiche già note, in quanto che la teoria della relatività afferma che un oggetto aumenta gradualmente la sua massa una volta che è stato sottoposto ad accelerazione, e secondo il pensiero scientifico convenzionale nessun oggetto può superare la velocità della luce perché appena esso raggiunge tale velocità l’oggetto diventerebbe infinitamente grande come massa.
Ginzburg invece ipotizzò che era possibile invertire completamente queste equazioni senza violare alcuna regola scientifica, il che stava a significare che l’oggetto in movimento invece di diventare più grande avrebbe addirittura rilasciato energia verso l’etere, provocando così la perdita graduale di tutte le sue caratteristiche profonde di massa gravitazionale, massa inerziale e polarità elettrica, qualora avesse raggiunto la velocità della luce. Ginzburg presenta questi nuovi concetti nei seguenti termini in cui le caratteristiche principali di queste nuove equazioni sono:
1)Sia la massa gravitazionale che quella inerziale di una particella decrescono quando la sua velocità aumenta.
2)La polarità elettrica di una particella decresce allo stesso modo quando la sua velocità aumenta.
Da tali affermazioni si evince il fatto che la massa complessiva di un oggetto è rappresentata sia dalla massa gravitazionale che da quella inerziale, le quali sono semplicemente misure del comportamento della gravità e dell’inerzia su di un oggetto.
Curiosamente qui possiamo notare che la gravità e l’inerzia manifestano essenzialmente effetti identici sulla materia. Tale principio è noto anche come il “Principio di Equivalenza” di Einstein che ci mostra che la gravità e l’inerzia sono due forme di stessa intensità inerenti la stessa forma di energia, con una gravità che si muove verso in giù, e l’inerzia che provoca la resistenza al movimento nello spazio.
Continuando sulla strada tracciata dagli studi di Ginzburg si arriva ad enunciare il fenomeno fisico che dice: solo quando una particella è a riposo può essere considerata come materia pura, appena la particella comincia a muoversi nello spazio, la sua massa gravitazionale e la polarità elettrica inizieranno a decrescere in accordo con le nuove equazioni relativistiche, così che una parte della sua materia sarà convertita in un campo, e quindi quando la velocità della particella diventerà uguale all’ultima velocità di campo a spirale “C”, la sua massa gravitazionale e polarità elettrica diventeranno uguali allo zero, ed a quel punto la materia sarà completamente convertita in un “campo puro”. Da notare che l’ultima velocità di campo a spirale “C” menzionata da Ginzburg è leggermente più alta della normale velocità della luce, a causa del percorso a spirale che egli ritiene ogni energia debba seguire.
Questo semplice cambio nelle equazioni della relatività base porta quindi ad una nuova visione della fisica quantica della trasmutazione, contenente il concetto che un oggetto può sparire completamente dalla nostra realtà fisica conosciuta; tale fatto ci conduce direttamente verso un nuovo e grande interrogativo: sparisce si, ma per andare a finire dove?
Ginzburg asserisce che un oggetto diviene “campo puro” quando la sua velocità si avvicina a quella della luce, ed in ogni caso risulta piuttosto evidente che ci possono essere diversi livelli vibratori dell’etere, da qui a dedurre che quando un oggetto viene accelerato verso la velocità della luce, sia per mezzo di moto lineare, che per vibrazione interna o per azione energetica correlata, l’energia mancante e la massa vengono semplicemente spostate in un livello vibratorio di etere più elevato che potremmo anche definire come diversa densità.
Veniamo a conoscenza che alcuni scienziati come ad esempio Kozyrev, Mishin, Aspden, Tesla e Keely avevano già scoperto in modo indipendente che l’etere può presentarsi suddiviso in differenti livelli di densità, per cui la materia e l’energia assumono modalità diverse di presentazione a seconda del loro grado di densità eterica.
Il nuovo modello di Ginzburg ci porta a considerare l’idea che gli atomi e le molecole sono in realtà semplicemente formazioni di vortici, come anelli di fumo o mulinelli, i quali vanno a formare all’interno di questo etere fluido ciò che egli chiama “dynosfera”, anche se Ginzburg e molti altri hanno fornito molte evidenti prove dei loro asserti, la maggior parte degli scienziati ufficiali continuano ad ignorare questi concetti restando fermi all’interno di confortevoli edifici di pensiero basati sul concetto che gli atomi sono costituiti da “particelle”, dove Niels Bohr per primo portò avanti il modello dell’atomo detto “magnetron”, basato sulle particelle che orbitano le une con le altre come un piccolo sistema solare, e molti non sanno che questo modello non può essere vero ed è in realtà fuorviante poiché una grande quantità di esperimenti scientifici conferma che le cosiddette “particelle” si comportano in realtà come se fossero onde.
Tale controverso fatto porta a indurre uno stato di confusione scientifica, come lo dimostra ad esempio il paradosso del gatto di Schroedinger, ed il principio di indeterminazione di Heisenberg, entrambi i quali cercano di dirci che gli atomi non sono reali, ma risultano essere solo una probabilità a livello quantico; per cui avere dei concetti di fisica di base fondati sul non reale come fondamento di una scienza della materia che affonda le sue radici sulla concretezza materiale della massa, sembra un assurdo inconciliabile, eppure regge ormai da parecchio tempo. "
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Fausto
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Fausto


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MessaggioTitolo: Re: Una nuova ipotesi di atomo da verificare   Una nuova ipotesi di atomo da verificare Icon_minitimeMer Nov 18, 2009 1:03 pm

Come ho già detto in svariate occasioni, sono del tutto d'accordo con il parere del fisico britannico Michael Duff. Per cui riporto per l'ennesima volta queste sue parole anche in questa sede: "La fisica tende a seguire le mode, e i guru della scienza indicano la direzione verso la quale devono andare le idee".
Se proprio debbo essere sincero, speculare su questo genere di argomenti mi ha stancato...e da diverso tempo ormai. Spero solo che inizino al più presto gli esperimenti con l'LHC, e che si abbiano finalmente delle risposte concrete su centinaia (se non migliaia) di modelli matematici che da circa mezzo secolo a questa parte, vorrebbero accaparrarsi in esclusiva il merito (per quanto una teoria o modello matematico della natura possa essere "meritevole" di qualcosa) di essere definiti come: il "Modello Ultimo e Reale della Natura".
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Claudio Sauro

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MessaggioTitolo: Re: Una nuova ipotesi di atomo da verificare   Una nuova ipotesi di atomo da verificare Icon_minitimeGio Nov 19, 2009 9:55 pm

pier ha scritto:
Dal forum Cose Nascoste



Forse servirebbe un chiarimento da parte di Fausto


"Sempre più spesso la comunità scientifica viene forzata ad accettare il fatto che gli atomi e le molecole siano come la fiamma di una candela, in cui l’energia che essa rilascia (come il calore e la luce della fiamma) deve essere bilanciata dall’energia che assorbe, come la cera della candela e l’ossigeno dell’aria, tale apparente “moto perpetuo” (assorbire ed espellere) dentro l’atomo viene spiegato semplicemente come “la magia della meccanica quantistica”, od ancora “il respiro dell’universo”.
A metà dell’ottocento Louis Pasteur aveva scoperto che il blocco di vita in formazione noto come “protoplasma” era intrinsecamente non simmetrico, e che le colonie di microbi crescevano in una struttura a spirale nota come numeri di Fibonacci, Sezione Aurea, o spirale “phi”; inoltre aveva notato che queste proporzioni in espansione corrispondevano anche alla struttura presente in natura su parti di alcune piante, insetti, animali, uomini ecc. da tali osservazioni si potrebbe quindi dedurre che alla base della materia vi è una forma di energia invisibile a forma di spirale logaritmica.
Dopo aver stabilito che tutti i campi come la forza gravitazionale e quella elettromagnetica sono semplicemente differenti forme di etere informatico in movimento, abbiamo trovato un’ ipotesi scientifica per spiegare il concetto di gravità, ed una semplice e chiara ragione per la quale essa dovrebbe esistere.
Per cui possiamo osservare che ogni atomo, molecola ecc. devono essere sostenuti da un continuo flusso di energia eterica, che è la stessa energia che interviene nella creazione della Terra e che fluttua dentro di noi, ed ecco che allora noi restiamo impigliati nella corrente gigante del fiume di energia che scorre all’interno della Terra e di tutto l’Universo esattamente come le zanzare restano incastrate in una zanzariera mentre l’aria continua a fluire attraverso la retina.
Quasi tutti gli scienziati “tradizionali” ritengono che le teorie della relatività di Einstein, eliminino alla base la necessità di fare riferimento all’etere; ed invece Einstein sosteneva il rifiuto dell’etere nel 1910, che corrisponde all’anno in cui la scienza ufficiale ritiene conclusa la riflessione di Einstein sull’argomento, ma nel 1920 lo stesso Einstein invece affermava che in realtà l’ipotesi dell’esistenza dell’etere non contraddice la teoria sulla relatività, e nel 1924 ancora scrive: “nella fisica teoretica non andiamo da nessuna parte senza l’etere, cioè un continuum di proprietà fisiche definite, in quanto la teoria generale della relatività esclude un’azione diretta a lungo raggio, e ogni teoria a breve raggio assume la presenza di campi continui, e quindi conseguentemente l’esistenza dell’etere”.
Nel 1913, il fisico Eli Cartan dimostrò per primo che la “fabbrica” o flusso di spazio e tempo nella teoria della relatività generale di Einstein non solo curvava, ma possedeva in sé stessa anche un movimento di rotazione spiraliforme conosciuto come torsione; questa parte della fisica viene collegata esplicitamente alla teoria Einstein-Cartan, o ECT; da notare che la teoria di Cartan da principio non venne presa troppo sul serio, poiché venne fuori prima dell’epoca della fisica quantistica, successivamente nei primi anni ’70 studi più approfonditi crearono un grande interesse verso la conoscenza più dettagliata dei campi torsionali.
Nelle sue ricerche Ginzburg scoprì che potevano essere effettuate poche semplici modifiche alle comuni equazioni facenti parte della teoria della relatività di Einstein, senza con questo creare discordanze con le osservazioni scientifiche già note, in quanto che la teoria della relatività afferma che un oggetto aumenta gradualmente la sua massa una volta che è stato sottoposto ad accelerazione, e secondo il pensiero scientifico convenzionale nessun oggetto può superare la velocità della luce perché appena esso raggiunge tale velocità l’oggetto diventerebbe infinitamente grande come massa.
Ginzburg invece ipotizzò che era possibile invertire completamente queste equazioni senza violare alcuna regola scientifica, il che stava a significare che l’oggetto in movimento invece di diventare più grande avrebbe addirittura rilasciato energia verso l’etere, provocando così la perdita graduale di tutte le sue caratteristiche profonde di massa gravitazionale, massa inerziale e polarità elettrica, qualora avesse raggiunto la velocità della luce. Ginzburg presenta questi nuovi concetti nei seguenti termini in cui le caratteristiche principali di queste nuove equazioni sono:
1)Sia la massa gravitazionale che quella inerziale di una particella decrescono quando la sua velocità aumenta.
2)La polarità elettrica di una particella decresce allo stesso modo quando la sua velocità aumenta.
Da tali affermazioni si evince il fatto che la massa complessiva di un oggetto è rappresentata sia dalla massa gravitazionale che da quella inerziale, le quali sono semplicemente misure del comportamento della gravità e dell’inerzia su di un oggetto.
Curiosamente qui possiamo notare che la gravità e l’inerzia manifestano essenzialmente effetti identici sulla materia. Tale principio è noto anche come il “Principio di Equivalenza” di Einstein che ci mostra che la gravità e l’inerzia sono due forme di stessa intensità inerenti la stessa forma di energia, con una gravità che si muove verso in giù, e l’inerzia che provoca la resistenza al movimento nello spazio.
Continuando sulla strada tracciata dagli studi di Ginzburg si arriva ad enunciare il fenomeno fisico che dice: solo quando una particella è a riposo può essere considerata come materia pura, appena la particella comincia a muoversi nello spazio, la sua massa gravitazionale e la polarità elettrica inizieranno a decrescere in accordo con le nuove equazioni relativistiche, così che una parte della sua materia sarà convertita in un campo, e quindi quando la velocità della particella diventerà uguale all’ultima velocità di campo a spirale “C”, la sua massa gravitazionale e polarità elettrica diventeranno uguali allo zero, ed a quel punto la materia sarà completamente convertita in un “campo puro”. Da notare che l’ultima velocità di campo a spirale “C” menzionata da Ginzburg è leggermente più alta della normale velocità della luce, a causa del percorso a spirale che egli ritiene ogni energia debba seguire.
Questo semplice cambio nelle equazioni della relatività base porta quindi ad una nuova visione della fisica quantica della trasmutazione, contenente il concetto che un oggetto può sparire completamente dalla nostra realtà fisica conosciuta; tale fatto ci conduce direttamente verso un nuovo e grande interrogativo: sparisce si, ma per andare a finire dove?
Ginzburg asserisce che un oggetto diviene “campo puro” quando la sua velocità si avvicina a quella della luce, ed in ogni caso risulta piuttosto evidente che ci possono essere diversi livelli vibratori dell’etere, da qui a dedurre che quando un oggetto viene accelerato verso la velocità della luce, sia per mezzo di moto lineare, che per vibrazione interna o per azione energetica correlata, l’energia mancante e la massa vengono semplicemente spostate in un livello vibratorio di etere più elevato che potremmo anche definire come diversa densità.
Veniamo a conoscenza che alcuni scienziati come ad esempio Kozyrev, Mishin, Aspden, Tesla e Keely avevano già scoperto in modo indipendente che l’etere può presentarsi suddiviso in differenti livelli di densità, per cui la materia e l’energia assumono modalità diverse di presentazione a seconda del loro grado di densità eterica.
Il nuovo modello di Ginzburg ci porta a considerare l’idea che gli atomi e le molecole sono in realtà semplicemente formazioni di vortici, come anelli di fumo o mulinelli, i quali vanno a formare all’interno di questo etere fluido ciò che egli chiama “dynosfera”, anche se Ginzburg e molti altri hanno fornito molte evidenti prove dei loro asserti, la maggior parte degli scienziati ufficiali continuano ad ignorare questi concetti restando fermi all’interno di confortevoli edifici di pensiero basati sul concetto che gli atomi sono costituiti da “particelle”, dove Niels Bohr per primo portò avanti il modello dell’atomo detto “magnetron”, basato sulle particelle che orbitano le une con le altre come un piccolo sistema solare, e molti non sanno che questo modello non può essere vero ed è in realtà fuorviante poiché una grande quantità di esperimenti scientifici conferma che le cosiddette “particelle” si comportano in realtà come se fossero onde.
Tale controverso fatto porta a indurre uno stato di confusione scientifica, come lo dimostra ad esempio il paradosso del gatto di Schroedinger, ed il principio di indeterminazione di Heisenberg, entrambi i quali cercano di dirci che gli atomi non sono reali, ma risultano essere solo una probabilità a livello quantico; per cui avere dei concetti di fisica di base fondati sul non reale come fondamento di una scienza della materia che affonda le sue radici sulla concretezza materiale della massa, sembra un assurdo inconciliabile, eppure regge ormai da parecchio tempo. "

Pier se leggi la Psiocobiofisica di Marco Todeschini ti accorgi che ha molti punti in comune con la teoria del fisico Michael Duff.
Vedrai che fra qualche anno il concetto di etere che è stato buttato fuori dalla finestra rientrerà dalla porta.
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