Uno stralcio sull'origine della vita tratto dalla "Grande Sintesi" di Pietro Ubaldi.
Continuiamo nella nostra via che procede dall’interno verso
l’esterno, ed osserviamo la forma sensoria con cui il dinamismo dei moti
vorticosi si veste.
e troveremo all’estremo limite delle specie dinamiche ed
alla soglia del mondo biologico, una prima unita’ organica che appunto riassume
in se le caratteristiche che abbiamo osservato, comuni ai moti vorticosi come
ai fenomeni biologici.
questa prima unita’ vi e’ data dall’elettricita’ globulare.
in questa prima unita’ avete la prima organizzazione di un
sistema di vortici, con una prima embrionale specializzazione di funzioni.
ne nascera’ la prima cellula che riassumera’ in se tutti i
moti vorticosi determinanti e ne conservera’ in germe tutte le caratteristiche.
vera sintesi dinamica e sintesi chimica, sintesi di forze e
sintesi di elementi, in cui i sistemi atomici si combinano nei sistemi
vorticosi e gli atomi in molecole talvolta nel ricambio protoplasmatico.
per il principio delle unita’ collettive, alla
differenziazione succedera’ parallela una riorganizzazione in unita’ piu vaste,
co progressiva specializzazione di funzioni.
e le cellule formeranno tessuti ed organi ed ad ogni unità,
come nel vortice primitivo, presiedera’ nel funzionamento una proporzionata
psiche o principio cinetico direttivo di origine elettrica,
finche’nell’evoluzione, superata questa fase, e fiisatasi direttamente nel
subcosciente la fase cosciente di formazione, l’unita’ assurgera’ alla fase
superiore della coscienza umana, che sente se stessa nell’ambito della sua
azione e solo in quanto essa e’ lavoro di costruzione.
ma come sempre, quel che importa nella vita e’ il principio
determinante delle forze, e’ il seguire l’evoluzione delle cause e non come
fate voi l’evoluzione degli effetti.
vedremo che l’energia elettrica, cioe’ l’onda dinamica piu
degradata, costruisse, penetrando l’edificio atomico, il sistema vorticoso.
da non confondere questo processo con la normale immissione
di energia non degradata, nei sistemi atomici gia’ costruiti, a cui assistete
in ogni trasmissione dinamica.
il sistema vorticoso, di sua natura aperto con l’esterno,
con due poli e tutte le caratteristiche che vedremo, era il sistema piu’ adatto
a congiungersi, entrando in combinazione cinetica, con altri vortici simili.
l’equilibrio si e’ gradatamente stabilizzato, per le stesse
qualita’ intrinseche di quel movimento, in un sistema di vortici comunicanti,
ed il primo organismo collettivo e’ nato.
non ancora cellula, non ancora propriamente vita, questa
unita’ di natura ancora essenzialmente dinamica, organismo di forze che si
attarda sulla soglia del nuovo mondo biologico, contiene già tutti i geermi
dell’imminente sviluppo.
esso ha vissuto sul vostro pianeta, vera forma di
transizione frà beta ed alfa ed ha esaurita oggi la sua funzione biologica.
eppure tracce ne sopravvivono e potete osservarle per
dedurne le caratteristiche.
poiché la natura non dimentica, non annulla mai
definitivamente le sue forze ed il ricordo dei tentativi risorge seppure
irregolarmente.
il fulmine globulare e’ un organismo dinamico di costruzione
elettronica, che in qualche caso vi e’ dato osservare.
discendente lontano dei tipi più potenti, da cui è nata la
cellula, esso oggi ha naturalmente un equilibririo instabile, transitorio, una
breve persistenza di vita ed una tendeza al disfacimento.
benchè organismo effimero, ritornante raramente per ricordo
atavico, il suo apparire e comportarsi è fatto di vostra esperienza.
potete dunque constatare quanta affinità questo primo essere
presenti, sia con i moti vorticosi di cui è figlio, sia con i fenomeni della
vita che in se già racchiude in germe.
posta tra i due fenomeni, che congiunge in continuità,
presenta naturalmente le loro stesse comuni caratteristiche, che vedremo.
con questo nuovo termine abbiamo chiuso la catena che va
dall’elettricità, ultima specie dinamica, al vortice elettronico, che essa
determina nella materia, al primo organismo di vortici elettronici, il sistema
elettrico chiuso del fulmine globulare, poi alla cellula con la quale entriamo
nella vita.
il fulmine globulare possiede tutte le caratteristiche
fondamentali di un essere vivente
se osservate come esso si comporta, vedrete che emette una
luce che ricorda la fosforescenza, possiede un individualità propria, distinta
dall’ambiente, ed una persistenza, sia pur relativa, di questa individualità.
la spiegazione dei suoi spostamenti lenti, vicini al suolo,
che sembrano evitare gli ostacoli, senza alcuna tendenza ad avvicinarsi ai
metalli e corpi conduttori, non vi può essere data da nessuna legge fisica.
esso si sposta nell’aria per una sua vibrazione periferica,
che è la prima estrinsecazione cinetica in cui si manifesta la vita e
l’espressione di quel rudimentale psichismo che la dirige.
esso è quindi un sistema elettronico chiuso, nuova unità
collettiva, formata dalla combinazione ed associazione di sistemi vorticosi,
generati per penetrazione elettronica nei sistemi cinetici atomici, e mantenuti
stretti in unità da reciproci rapporti attivo-reattivi.
qui l’onda dinamica degradata assume un modo di essere novo.
la sua traiettoria si è sprofondata con i treni elettronici
nei sistemi atomici, e fusa in essi il suo movimento cambia forma, non si
trasmette più ma ritorna su se stesso