La manovra stravolge il referendum
Il vicepresidente dell'Anci Delrio denuncia: "L'articolo 4 della Finanziaria sulla privatizzazione dei servizi pubblici locali reintroduce di fatto una legge abrogata con il voto di 27 milioni di cittadini"
Non è bastato il referendum del 12 e 13 giugno sull'acqua pubblica, non è stato sufficiente che ventisette milioni di italiani si recassero alle urne. La manovra economica spalanca le porte alla privatizzazione dei servizi pubblici locali, offrendo peraltro incentivi economici agli enti locali che sceglieranno questa strada. Con lo slogan “l’acqua la lasciamo fuori”, il governo tira però dentro i trasporti, gli asili, i rifiuti, e tutti quei servizi pubblici locali che, al pari del servizio idrico, erano toccati dal quesito referendario numero uno. Il vicepresidente dell'associazione dei Comuni Graziano Delrio parla di "operazione illegittima sul piano costituzionale" e riferisce che i sindaci, "siano essi di destra o di sinistra", sono compatti contro questo provvedimento di Francesca De Benedetti