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 Vitamina D e cancro e molto altro.....

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Claudio Sauro

Claudio Sauro


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Data d'iscrizione : 19.10.09

Vitamina D e cancro e molto altro..... Empty
MessaggioTitolo: Vitamina D e cancro e molto altro.....   Vitamina D e cancro e molto altro..... Icon_minitimeGio Ott 20, 2011 12:46 pm

Abbiamo parlato molto di diete, di percentuale, lipidica, peptidica e glucidica.
Ci siamo soffermati sull’importanza degli acidi grassi a catena lunga altamente insaturi quali gli oli di pesce omega-3.
Però sia chiaro che nessuna dieta è valida se è assente una sola vitamina.
Le vitamine sono così importanti che la carenza o la sub carenza di una sola di esse può essere alla base di gravi patologie.
Basti pensare alla Vit.B1, la cui carenza causa il Beri-Beri, la sub carenza può pure causare dei gravi disturbi metabolismo in particolare glucidico e lipidico e pure del SNC.
Purtroppo le sub carenze di vitamine sono molto più frequenti di quello che si pensa.
L’alimentazione raffinata, i cibi in scatola, gli stessi surgelati possono causare delle gravi sub carenze vitaminiche.
Pertanto non dobbiamo guardare soltanto alla percentuale dei lipidi, dei peptidi e dei glucidi, ma dobbiamo mirare ad un alimentazione naturale con cibi freschi, carni, formaggi, verdure e frutta fresche e non surgelate.
Solo questo ci potrà consentire di sopperire alle carenze vitaminiche, troppo spesso subdole ed alla base di un infinità di malattie degenerative.
In questo capitolo ho voluto trattare, per intanto, una sola vitamina, la vitamina D che praticamente non si trova negli alimenti ma viene sintetizzata a livello cutaneo con l’esposizione ai raggi solari.
Quanti di noi si fanno venti giorni di vacanza al mare ogni anno? Quella che viene sintetizzata a livello cutaneo è una pro- vitamina, il coli calciferolo. Successivamente questo per essere attivato deve passare dal fegato e dai reni.
La vitamina D è da decenni conosciuta per la sua importanza nell’assorbimento a livello intestinale del calcio. Una sua carenza provoca nel bambino il rachitismo, nell’adulto l’osteomalacia e l’osteoporosi.
Ora si sono scoperte molte altre proprietà e per questo ho riportato alcuni siti evidenziando tali proprietà

VITAMINA D
http://it.wikipedia.org/wiki/Vitamina_D

VITAMINA D E MALATTIE INFETTIVE

Citazione :
Degli studi recenti[1] hanno suggerito che la vitamina D potrebbe avere un ruolo nella regolazione della risposta immunitaria di tipo innato contro gli agenti microbici. Da esperimenti in vitro si è evidenziato come l'1,25(OH)D possa stimolare la produzione di catelicidina umana (human cathelicidin antimicrobial peptide, CAMP), un peptide con azione antimicrobica, in differenti culture cellulari. L'espressione genica della catelicidina sembra essere regolata da un promotore del gene CAMP contenente un elemento rispondente alla vitamina D (vitamin D response element, VDRE) cui si va a legare il recettore per la vitamina D. Secondo Wang e colleghi, l'1,25(OH)D è in grado di stimolare la produzione di altri peptidi antimicrobici: la defensina β di tipo 2 (defensin β2, defβ2) la lipocalina associata alla gelatinasi neutrofila (neutophil gelatinase-associated lipocalin, ngal).
Simili dati permettono di dare un sostegno, almeno iniziale, allo studio di Cannel e colleghi i quali, riprendendo un'ipotesi già sostenuta di Edgar Hoper-Simpson nel 1981, sostengono che i picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d'una minor esposizione alla luce solare.
L'8 giugno 2007 sulla rivista americana "American Journal of Clinical Nutrition" sono stati pubblicati i risultati di una ricerca condotta da Joan Lappe, professore di medicina nella Creighton University, secondo la quale l'assunzione di vitamina D (1100 UI/die) e calcio (1400-1500 mg/die) da parte di donne in menopausa ha determinato una diminuzione statisticamente significativa del rischio d'insorgenza di carcinomi.
http://www.webalice.it/claudiomario.italian/calcio_vitamina_d.htm
Citazione :
La sua carenza espone al rischio di infezioni virali, sembrerebbe che la stessa sindrome influenzale sia favorita dalla carenza di vitamina D per una mancata azione antimicrobica. Da esperimenti in vitro si è evidenziato come l'1,25(OH)D possa stimolare la produzione di catelicidina umana (human cathelicidin antimicrobial peptide, CAMP), un peptide con azione antimicrobica, in differenti culture cellularied anche di altri peptici analoghi, la defensina β di tipo 2 (defensin β2, defβ2) la lipocalina associata alla gelatinasi neutrofila (neutophil gelatinase-associated lipocalin, ngal) che regolano i geni della difesa immunitaria a livello del DNA della cellula.
Simili dati permettono di dare un sostegno, almeno iniziale, allo studio di Cannel e colleghi i quali, riprendendo un'ipotesi già sostenuta di Edgar Hoper-Simpson nel 1981, sostengono che i picchi invernali di sindrome influenzale potrebbero essere dovuti ad una carenza di vitamina D a seguito d'una minor esposizione alla luce solare.

http://www.my-personaltrainer.it/vitamina-d.html

debolezza muscolare;
Citazione :
dolori a livello del tratto dorso-lombare della colonna vertebrale, della cintura pelvica e delle cosce;
andatura insicura e fragilità ossea, specialmente della spina dorsale, spalle, costole e bacino;
densità ossea estremamente bassa e presenza di pseudo-fratture, specialmente alla spina dorsale, femore ed omero (rilevabili all'esame radiografico);
aumentato rischio di fratture soprattutto al bacino e ai polsi.

VITAMINA D E CANCRO
Citazione :
DR. MICHAEL HOLICK: Con l'aumento di vitamina D nella dieta, o tramite sensibile esposizione al sole, si può ridurre il rischio di cancro dal 30 al 50%. Abbiamo indotto il cancro al colon nei topi e li abbiamo controllati per 20 giorni. La crescita del tumore è stata significativamente ridotta semplicemente introducendo vitamina D nella dieta. C'è stata una riduzione del 40% della dimensione del tumore. E l'occasionale esposizione al sole in effetti diminuisce il rischio di melanoma. In Finlandia, fin dagli anni 60, i bambini che ricevevano 2.000 IU di vitamina D al giorno hanno ridotto il rischio di avere il diabete di tipo 1 dell'80%. Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo ha un recettore per la vitamina D. Ogni tessuto e ogni cellula del nostro corpo richiede vitamina D per un funzionamento adeguato.


Citazione :
I ricercatori della Università della California, della San Diego School of Medicine e della Creighton University School of Medicine di Omaha hanno riferito che un’assunzione elevata di vitamina D è necessaria per raggiungere livelli ematici che possono prevenire o ridurre sensibilmente l’incidenza di cancro al seno e di molte altre grandi malattie. I risultati sono stati pubblicati il 21 febbraio sulla rivista Anticancer Research.

“Abbiamo trovato che l’assunzione giornaliera di vitamina D da parte degli adulti nel range di 4000-8000 UI è necessaria per mantenere i livelli ematici dei metaboliti della vitamina D al livello necessario per ridurre di circa la metà il rischio di diverse malattie – il cancro della mammella, il cancro del colon, la sclerosi multipla e il diabete di tipo 1 “, ha detto Cedric Garland, professore di famiglia e medicina preventiva del San Diego Moores Cancer Center.
“Sono stato sorpreso di scoprire che le assunzioni necessarie per mantenere lo stato della vitamina D per la prevenzione della malattia siano stati così alte. Di molto superiore al minimo dell’assunzione di 400 UI / die che era necessaria per sconfiggere il rachitismo nel 20 ° secolo”

“Non sono stato sorpreso da questo”, ha dichiarato Robert P. Heaney, MD, della Creighton University, uno scienziato in biomedica che ha studiato il fabbisogno di vitamina D per diversi decenni. “Questo risultato è stato quello che i nostri studi avevano previsto, ma è stato necessario uno studio come questo, su persone durante la vita quotidiana, per confermarlo”.

Lo studio riguarda un sondaggio di diverse migliaia di volontari che hanno assunto supplementi di vitamina D nel range di dosaggio da 1000 a 10.000 UI / die. Sono stati condotti studi sul sangue per determinare il livello di 25-vitamina D – la forma in cui quasi tutta la vitamina D circola nel sangue.

“La maggior parte degli scienziati che stanno lavorando attivamente con la vitamina D ora sostiene che 40-60 ng / ml è la concentrazione di destinazione appropriata di 25-vitamina D nel sangue per prevenire le maggiori carenze di vitamina D correlate a malattie gravi e si sono uniti in una lettera su questo argomento “, ha detto Garland. “Purtroppo, secondo uno studio recente della National Health and Nutrition Ezamination Survey, solo il 10 per cento della popolazione degli Stati Uniti ha livelli in questo campo, soprattutto le persone che lavorano all’aperto.”

Mentre la commissione dell’OIM afferma che 4000 UI / die è un dosaggio sicuro, la razione minima giornaliera consigliata è di 600 UI / die.

“Con questi risultati, diventerà comune per quasi tutti gli adulti assumere 4000 UI / die», ha detto Garland. Ha aggiunto che le persone che possono avere controindicazioni dovrebbero discutere i loro bisogni di vitamina D con il loro medico di famiglia.

“Ora tutti dovrebbero assumere più vitamina D per aiutare a prevenire alcuni tipi principali di tumore, numerosi altre malattie gravi e fratture”, ha detto Heaney.

Scritto da Federica Di Leonardo il 23.02.2011
fonte:http://gaianews.it/alimentazione/maggiore-assunzione-di-vitamina-d-necessaria-per-ridurre-rischio-di-cancro/id=8042
VITAMINA D E DIABETE
Citazione :
Il rachitismo e l’osteoporosi è solo la cima dell'iceberg della deficienza di vitamina D. Se durante l'infanzia avete deficienza di vitamina D, avrete 2,4 maggior probabilità di sviluppare il diabete di tipo 1.
VITAMINA D E SCLEROSI MULTIPLA, ARTRITE REUMATOIDE, IPERTENSIONE
Citazione :
Se vivete a una latitudine più a nord di 35 gradi, avete una probabilità doppia di contrarre la sclerosi multipla per carenza di Vit. D. Vivere ad altitudini maggiori vuol anche dire rischio più alto per la malattia Crohn, artrite reumatoide ed elevata pressione sanguigna.
http://www.webalice.it/claudiomario.italian/calcio_vitamina_d.htm
Citazione :
Se è carente si corre un rischio maggiore di sviluppare carcinomi (per esempio del colon) poiché la vitamina D regola la proliferazione cellulare ed inibisce l’angiogenesi

VITAMINA D E RIDUZIONE DEL PESO CORPOREO
http://www.style.it/benessere/bodysoul/2010/10/22/meno-chili-grazie-a-calcio-e-vitamina-d.aspx
Citazione :
Dallo studio è emerso che nell'arco di sei mesi di dieta (e questo al di là del particolare regime di alimentazione seguito o di altre variabili) hanno perso più peso i pazienti obesi (intesi come quelli con indice di massa corporea superiore a 30) con elevate concentrazioni di vitamina D e calcio.
VITAMINA D E TUBERCOLOSI
http://www.unita.it/notizie-flash/tbc-vitamina-d-attiva-difese-corpo-contro-micobatterio-1.341489
Citazione :
(ANSA) - ROMA, 13 OTT - La vitamina D potrebbe aiutare a curare, e anche a prevenire, la tubercolosi. Lo dimostra uno studio diretto da Robert Modlin dell'universita' di Los Angeles e Mario Fabri dell'universita' di Colonia, pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine. Gli esperti hanno visto che la vitamina D funziona da 'interruttore' per accendere le difese immunitarie anti-tubercolosi. Cio' spiega, sostiene Fabri, i benefici effetti dei sanatori, strutture dove in passato venivano ospitati i malati di tubercolosi, che guarda caso erano sempre in localita' molto assolate (la vitamina D e' prodotta dal nostro corpo quando siamo esposti al sole a partire da un precursore inattivo provitamina). Gli esperti hanno visto che nel sangue che contiene sufficienti quantita' di vitamina D la reazione immunitaria al batterio della tubercolosi parte molto piu' rapidamente ed e' molto piu' efficace rispetto al sangue povero di vitamina D e che se a quest'ultimo si aggiunge la vitamina, allora la reazione immunitaria anti-tubercolosi risulta potenziata. La vitamina D, spiega Modlin, innesca l'attivazione di molecole antimicrobiche che uccidono il batterio. ''Sono pero' necessarie delle sperimentazioni cliniche per determinare se la somministrazione della vitamina D alle persone abbia efficacia preventiva e terapeutica contro la tubercolosi - precisa. Il nostro studio suggerisce la possibilita' che non assorbiamo abbastanza vitamina D e che ne dovremmo prendere di piu' ma se questo sia efficace per prevenire la malattia resta da valutare''. Vi e' anche una possibilita', che pero' va dimostrata, che la vitamina D sia utile anche su bambini o neonati risultati positivi ai test per la TBC, infatti - conclude Modlin - nostre precedenti ricerche suggeriscono che il sistema immunitario neonatale non reagira' al batterio della TBC se i livelli di vitamina D sono bassi''.(ANSA).
http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201110131215-eco-rt10106-tbc_vitamina_d_fondamentale_per_attivare_sistema_immunitario
Citazione :
(AGI)- Washington, 13 ott. - La vitamina D e' necessaria per attivare la risposta del sistema immunitario contro tubercolosi. Lo afferma uno studio pubblicato su Science Translational Medicine, secondo cui la scoperta potrebbe condurre a nuovi trattamenti per la cura di una delle piu' diffuse malattie polmonari, responsabile di circa 1,8 milioni di morti all'anno.
Da tempo e' noto che la vitamina D svolge un ruolo nella risposta alla TBC, ma lo studio condotto da Mario Fabri, ricercatore del Dipartimento di Dermatologia dell'Universita' di Colonia, Germania, prova per la prima volta che la vitamina deve essere presente in livelli sufficienti per innescare la risposta immunitaria. La scoperta potrebbe essere cruciale per gli sforzi da compiere contro la malattia in parti del mondo come l'Africa, dal momento che le persone con la pelle scura tendono ad essere piu' suscettibili alla TBC e hanno anche piu' probabilita' di soffrire di carenze di vitamina D. Anche se le persone possono ottenere vitamina D attraverso l'esposizione al sole, la pelle scura non ne favorisce la produzione perche' contiene piu' melanina per la protezione della pelle dai raggi ultravioletti.
''Nel corso dei secoli, la vitamina D e' stata sempre un fattore fondamentale nel trattamento della tubercolosi'', ha detto Mario Fabri, che prima di condurre le sue ricerche in Germania e' stato responsa bile di un team di ricerca presso la University of California di Los Angeles.
''Gli antichi sanatori dedicati a malati di tubercolosi erano tradizionalmente costruiti in posizioni soleggiate. Cio' aiutava i pazienti anche se nessuno ne comprendeva le ragioni''.
''I nostri risultati ha aggiunto suggeriscono che aumentando i livelli di vitamina D attraverso degli integratori e' possibile migliorare la risposta immunitaria alle infezioni come la tubercolosi''.
Precedenti studi dello stesso gruppo di ricerca hanno messo in evidenza che la vitamina D gioca un ruolo chiave nel produrre una molecola chiamata catelicidina!, che ai uta il sistema immunitario innato a uccidere i batteri della tubercolosi. Gli ultimi risultati indicano che la vitamina D e' necessaria la produzione di linfociti T, che rispondono a minacce come parte del sistema immunitario adattativo del corpo, per produrre una proteina chiamata interferone che dirige le cellule per attaccare i batteri. ''In un momento in cui le forme farmaco-resistenti della tubercolosi sono in continuo aumento, puo' essere molto utile capire come migliorare la naturale immunita', sia innata sia acquisita, attraverso la vitamina D'', ha aggiunto il co-autore Barry Bloom, ex preside della facolta' della Harvard School of Public Health. L'Organizzazione Mondiale della Sanita' ha reso noto che 8,8 milioni di persone sono state infettate dalla tubercolosi lo scorso anno. Circa un quarto dei casi si e' verificato in Africa e il 40 per cento in India e in Cina.
VITAMINA D E DEPRESSIONE
http://www.anagen.net/vd.htm
Citazione :
In uno studio scandinavo la vitamina D è stata collegata alla difesa dalla depressione.
Questa è legata notoriamente ai casi di suicidio ed aumenta di conseguenza il rischio di mortalità. Alcuni ricercatori legano questo effetto al fatto che la Vit D regolerebbe anche l’assorbimento del magnesio.
Da un'analisi pubblicata dagli Archives of internal medicine che incrocia 18 vecchi studi riguardanti un campione di più di 57000 soggetti, i ricercatori hanno visto che una somministrazione quotidiana di alte dosi di vitamina D riduce il tasso di mortalità del 7% rispetto a quello riscontrato nella popolazione dei Paesi sviluppati.
La dose in più è circa 12mcg, più della metà della dose raccomandata dai nutrizionisti (5mcg).




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