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Titolo: La disbiosi intestinale Ven Set 07, 2012 7:34 pm
Il nostro apparato digerente, ed in modo particolare l'intestino, è colonizzato da moltissimi microrganismi che, nel loro insieme, costituiscono la flora batterica.
Se si vanno a spianare le varie pieghe, i villi, i microvilli e le cripte, la superficie della mucosa intestinale equivale a circa 200 m2. Ed i numeri suggestivi non finiscono qui. La flora batterica Nell'intestino umano albergano infatti circa 400 specie batteriche, sia anaerobiche (bifidobatteri), localizzate principalmente nel colon, che aerobiche (lattobacilli), concentrate in modo particolare nel tenue. Si calcola siano circa 100 miliardi di bacilli per ogni grammo di liquido intestinale, complessivamente nel nostro intestino albergano circa 100.000 miliardi di batteri, un numero più o meno analogo a quello delle cellule del corpo umano. Oltre alla flora batterica, nel nostro intestino sono presenti miceti, clostridi e virus, che in condizioni di equilibrio non esercitano alcun effetto patogeno. In condizioni normali, la flora batterica dovrebbe essere in perfetta simbiosi con l'organismo, tutto dipende dal tipo di alimentazione e dalla quantità di fibre che si assumono. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che per simbiosi (dal greco: vita insieme) si intende un particolare rapporto di convivenza fra due organismi, da cui entrambi traggono un proprio beneficio. Nel rapporto simbiontico fra l'organismo umano e la flora intestinale, l'uomo (ospite) fornisce materiale indigerito per il sostentamento dei batteri. In compenso questi microrganismi (simbionti) svolgono varie funzioni utili all'uomo.Quando la flora batterica e l'organismo vivono in perfetta armonia, si parla di eubiosi. Funzioni della flora batterica intestinale
FUNZIONE TROFICA (nutrimento): la flora batterica eubiotica garantisce l'integrità della mucosa intestinale. I batteri presenti nel nostro intestino fermentano il materiale indigerito, generalmente costituito da polisaccaridi di origine vegetale. In seguito a questa fermentazione, la flora batterica produce degli acidi grassi a catena corta, come l'acido acetico, propionico e butirrico. Queste molecole sono molto importanti per il nostro benessere, poiché rappresentano una fonte energetica per le cellule epiteliali dell'intestino. Sembra inoltre che l'acido butirrico protegga dal tumore del colon. FUNZIONE PROTETTIVA CONTRO L'INVASIONE DI BATTERI PATOGENI: la flora batterica potenzia l'effetto barriera della mucosa intestinale, grazie alla funzione trofica citata in precedenza. La popolazione batterica simbionte produce anche sostanze antimicrobiche, grazie alle quali impedisce l'adesione di patogeni all'epitelio intestinale. Tale effetto è potenziato dall'ostacolo fisico che la microflora "amica" esercita occupando i possibili siti di adesione alle pareti dell'intestino. Infine, la flora batterica modula componenti del sistema immunitario intestinale ad azione pro-infiammatoria. ULTERIORI FUNZIONI: favorisce i processi digestivi e l'assorbimento, mantenendo sana ed efficace la mucosa intestinale. Previene disturbi come colite, diarrea, costipazione, diverticoli, sacche intestinali Produce alcune vitamine, in primis la vitamina B12 e la vitamina K. Produce alcuni aminoacidi (arginina, glutamina, cisteina) Interviene nel metabolismo degli acidi biliari e della bilirubina.
Alterazioni della flora batterica intestinale
Quando diminuisce il numero di batteri vantaggiosi (eubiotici), l'equilibrio della microflora batterica si spezza e si parla di disbiosi. In simili condizioni si assiste ad una iperproliferazione di patogeni a livello intestinale. Tali microorganismi sono particolarmente pericolosi, in quanto potenzialmente capaci di colonizzare altre aree corporee, provocando, per esempio, infezioni vaginali, respiratorie e persino dentali. Con il passare del tempo possono comparire anche patologie intestinali come diverticoli, morbo di Crohn e tumori dell'apparato digerente.In caso di disbiosi, può verificarsi anche una compromissione della permeabilità intestinale, poiché viene meno la funzione trofica della microflora simbionte. Di conseguenza, possono svilupparsi allergie e malattie autoimmuni. Infatti, a causa dell'alterata permeabilità, determinate molecole possono essere assorbite e riconosciute come estranee dal sistema immunitario, che reagisce scatenando reazioni allergiche o vere e proprie malattie autoimmuni (Prof.Luciano Pecchiai). Si sono ultimamente accumulate prove che molte malattie degenerative siano causate da batteri patogeni (Clostridium, bacterium coli, bacterium fluorescens, bacterium cadaveris, butirricus, perfrigens ecc) Infine, la disbiosi aumenta il tempo di stasi del materiale fecale nell'intestino, causando l'alterazione di varie sostanze nutritive. Per esempio, l'alterazione degli aminoacidi può portare alla formazione di amine tossiche (lisina: cadaverina; ornitina: putrescina; triptofano: indolo e scatolo). Quali possono essere le cause della disbiosi? Le cause della disbiosi possono essere: un eccessivo consumo di carne senza un adeguato rapporto di fibre (vegetali e alimenti integrali) ; la carne ha una particolare tendenza a dare fenomeni putrefattivi essendo l'intestino umano particolarmente lungo (9 metri come per le scimmie fruttivore; i carnivori hanno un intestino lungo 3 metri) anche il pesce deve essere accompagnato da fibre, anche se ha meno tendenza a sviluppare una flora putrefattiva essendo più digeribile della carne. Come migliorare la funzionalità della flora batterica?
In presenza di disbiosi, il trattamento di prima scelta prevede la correzione della dieta, che deve consistere in uno scarso apporto di carne, oppure qualora se ne facesse uso si deve accompagnare con molta verdura e fibre (come usano i tedeschi) Si usino pure formaggi, uova e pesce, hanno scarsa tendenza a dare disbiosi intestinale. I legumi, pur apportando molte proteine non danno mai disbiosi e favoriscono una flora favorevole ed acida. La verdura in genere essendo ricca di fibre e di vitamine favorisce una flora eubiotica, che ostacola la flora putrefattiva. Attenzione, il segreto della nostra salute stà proprio nella flora intestinale, pochi lo sanno, pochi ci pensano, ma ormai è dimostrato. Il Prof. Luciano Pecchiai, anatomo patologo, ha ormai (in 50 anni) raccolto una casistica enorme.