La Vit.B6 è antitumorale.

Ci è stato confermato in un convegno avvenuto in Aprile che la Vit B6 è un antitumorale. Si sta studiando ma pare che i risultati siano molto buoni. Purtroppo, finora la maggior parte della sperimentazione avviene in individui che sono già in trattamento chemioterapico o radioterapico, per cui è difficile spulciare in una terapia complessa la reale efficacia della piridossina.
Allora si può ricorrere a quei pochi, che per motivi vari non vengono sottoposti a radioterapia o a chemioterapia.
Si tratta di soggetti che presentano gravi patologie cardiache associate magari ad un diabete scompensato, oppure a pazienti talmente pieni di metastasi che si ritiene inutile qualsiasi chemioterapia.
Ho avuto la fortuna che mi sono capitati alcuni di questi pazienti ed ho potuto iniziare un ciclo con alte dosi di piridossina.
Si, alte dosi perché si è visto che solo alte dosi funzionano come antitumorali. Ma perché? E’ tutto da scoprire.
La piridossina è presente un po in tutti gli alimenti per cui si è sempre ritenuto di non somminestrarla essendo onnipresente.
Ma 100 gr di carne di manzo ne contengono poco più di 1 mg, mentre l’azione antitumorale si manifesta a dosi superiori a 200 mg.
Il surplus viene eliminato con la pipi e non disturba i reni.
Ma si è visto che chi ha un tumore ne elimina molto meno e ne trattiene molta di più. Ma perché? E’ tutto da scoprire.
La piridossina o piridossal-fosfato attraverso la sua azione è indispensabile per le reazioni di transaminazione, decarbossilazione, transulforasi e desulforasi svolge un importante azione nei processi di degradazione e di sintesi degli aminoacidi fino ad inserirsi, sempre per questa via nella neuglucogenesi..
Favorendo le reazioni enzimatiche di deaminazione e di sintesi dell’acido Y-butirrico la piridossina si inserisce inoltre nell’importantissimo ciclo della neuglucogenesi..
Altro settore metabolico in cui e stata documentata l’azione della piridossina è quello della fase catabolica del triptofano.. La demolizione di questo aminoacido si può verificare attraverso la trasformazione in serotonina ed acido idrossiindolacetico, oppure in chinorunenina ed acido xantenurico.
Ma come si esplica l’azione antitumorale ad alte dosi? E’ tutto da scoprire.
Tre mesi fa mi capita una donna di 72 anni piena di metastasi, appena operata del tumore maggiore perché causava un ostruzione intestinale. E’ talmente piena di metastasi che il Centro Oncologico neppure pensa di fare una chemioterapia, sarebbe inutile.
Viene mandata a casa con una prognosi di 15-20 giorni.
Vado a visitarla, stà male, non mangia nulla, beve soltanto un po di tè zuccherato, , ha il drenaggio dell’operazione che continua a spurgare abbondantemente; bisogna continuamente cambiare un pacco di garze sul drenaggio altrimenti bagna il materasso.
Mi viene in mente di ordinare il Benadon Fiale 300 mg ( vitamina B6 ad altissima dose.
Basta somministrarlo intramuscolo, cosa che farà la figlia, una fiala al giorno.
Dopo pochi giorni comincia a star meglio, il drenaggio spurga sempre meno, finchè dopo un mese non spurga più. Mi dice: “quelle punture sono miracolose, mi sento in forza” . Io stesso stento a crederci.
Dopo due mesi si alza dal letto e comincia a camminare da sola.
Dopo tre mesi va a fare le passeggiate nei boschi vicini.
Era piena di metastasi, non aveva fatto nessuna chemioterapia.
Che sia stata veramente la Vit. B6????
Ora ho proposto una serie di analisi.
Altri due pazienti cardiopatici e diabetici li ho in trattamento con B 6, pare finora con buoni risultati, ma vi saprò dire.