Partendo dal principio che la musica più della parola è un linguaggio universale, non dovrebbe essere sottoposta ad alcun vincolo per la sua diffusione ed esecuzione in qualsiasi forma. La divisione quindi tra professionisti e non dovrebbe solo essere una questione di gestione della propria sussistenza, ma non dovrebbe entrare a porre dei vincoli sulla libertà di espressione artistico musicale. La musica non professionale in particolare è il giardino da dove partono molti input positivi utili poi anche alla vita ed allo sviluppo del campo professionale. Cosa fanno in Italia le organizzazioni varie atte al controllo e diffusione di questo settore onde incentivarlo? Nel settore jazz poi è una vera lotta tra poveri, per poter esibirsi in pubblico i musicisti oltre a far fronte delle loro spese a volte devono pure pagare (sotto varie forme) per poter suonare, e poi ci riempiamo la bocca di diffusione della cultura ecc. Mi chiedo è cultura far finta di suonare in pubblico con dietro le basi come fanno i musicisti del liscio? Credo che questo dibattito che dovrebbe vedere uniti TUTTI i veri musicisti professionisti e non dovrebbe essere specialmente qui in Italia molto di più evidenziato a tutti livelli.
Sia ben chiaro io non ce l'ho con il liscio ne con nessun genere musicale, ce l'ho con i musicisti che fanno finta di suonare e si fanno pagare per fare scena per prendere in giro gli appassionati di quel ballo, io il liscio lo ho suonato in passato, e mi son pure divertito a farlo, ma noi suonavamo non facevamo finta.....questa è la faccenda che non va, se metti i CD o le basi dichiara che la musica non è dal vivo, se noti in televisione o sui balli popolari dove c'è questa bella musica diverse volte le mani dei musicisti si muovono fuori tempo rispetto la musica che viene trasmessa, e questo non è bello...in USA è proibito per legge per esempio.
Un altra stortura del panorama musicale Italiano è la politica che fanno SIAE ed ENPALS nei confronti della musica amatoriale eseguita dal vivo in piccoli locali quasi sempre senza fine di lucro, oppure in teatrini con ingresso libero.....a questo si aggiunge l'ostruzionismo becero che tanti professionisti della musica qui in Italia fanno ai dilettanti che qualche volta tentano di esibirsi in pubblico, vengono tacciati di concorrenza sleale.....ma quale concorrenza....anche il dilettante ha il sacrosanto diritto di esibire la sua poesia musicale in pubblico.