Perchè per creare un pensiero devo avere un altro pensiero che lo preceda e che contenga in sè il pensiero della creazione del pensiero successivo.
Se un pensiero non contiene in sè il pensiero della "creazione" di un altro pensiero - non può crearlo.
Risulta quindi ovvio che un pensiero "limitato" come il nostro non può creare se stesso - in quanto se stesso non contiene il pensiero della creazione di se stesso...
Egli stesso è il pensiero di se stesso - ma non ha in sè il pensiero che l'ha Creato.
E tale pensiero può avere solo un pensiero che l'ha originato, cioè il puro piano "creativo" - ovvero quel punto di origine al di fuori di ogni spazio ed ogni tempo - che, avendo in sè iscritte tutte le sue possibili dimensioni vibratorie, nella fase discendente - via, via attraversando i piani: Intuitivo, mentale, astrale, emotivo, e fisico denso (il Sè individuato, o Ego) - si "espande" collassando sotto il suo stesso peso "energetico".
Perviene cioè alla sua manifestazione sul piano fisico, che poi sarebbe la massima "illusione" proiettata nella Maya di tutti i pensieri che l'avevano preceduto.
Come un fascio di luce bianca che nell'attraversare i fuochi di incidenza e riflessione in un prisma - o in una muraglia di microscopiche gocce d'acqua nebulizzate nell'aria - si suddivide nelle frequenze (per noi visibili) dei sette colori dell'iride, già in sè stesso contenute, operando così la sua espansione...
Viceversa, nella fase ascendente, se guardiamo dal basso, avviene una "contrazione". Come nei processi della meditazione.
Cioè le le "vibrazioni" delle frequenze più basse vengono via, via, riassorbite in quelle immediatamente più alte, fino ad arrivare al singolo fascio di luce bianca, che le aveva generate dai differenti potenziali vibratori messi in moto appunto dalla sua stessa attività creativa...
L'esistenza di dimensioni vibratorie diverse fa sì che si possa vedere come si stà creando la realtà nelle dimensioni più basse.
Perchè ciò che definiamo la realtà, passa sempre dalla vibrazione più alta a quella più bassa.
Cioè la Realtà/MAYA passa sempre dal non fisico al fisico di una certa dimensione - si crea cioè un pensiero sui piani "eterici" , che poi discende pian piano sul piano fisico.
Sempre che abbia sufficiente energia per manifestarsi...
Ben trovati tutti.
nikita