“Non dimenticate mai che quello che sappiamo
È niente di fronte a quello che non sappiamo,
e quello che non sappiamo,
è niente di fronte a quello che non sapremo mai”
Vauvenargues
Nel 1980 poco prima di sposarmi ospitai la mia fidanzata (ora mia moglie) in una casa vicina, quella di mio fratello, poichè aveva una bella camera al piano semi interrato.
La camera si raggiungeva con una scala a chiocciola di legno.
Mentre la mia fidanzata si trovava da mio fratello, alle sette del mattino mi svegliai, guardai l'ora e poi mi riaddormentai.
Feci un sogno bello nitido, che scendevo la breve discesa che portava alla casa di mio fratello, bussavo alla porta e veniva mia cognata ad aprirmi.
Dopo di che scendevo la scala a chiocciola, entravo nella camera della mia fidanzata e la toccavo sulla spalla, ma in quel momento mi svegliai
La mattina stessa la mia fidanzata mi riferì che poco dopo le sette del mattino si era svegliata ed era andata in bagno.
Tornata a letto sentì bussare alla porta.
Sentì mia cognata che mi parlava ed io che chiedevo "posso scendere da Anna".
Al che si chiese : cosa gli è saltato in mente di venirmi a trovare così presto.
E poi ha disturbato sua cognata che generalmente la domenica dorme fino alle undici del mattino.
Poi sentì distintamente i miei passi che scendevano la scala a chiocciola e disse fra se:
Mi giro e faccio finta di dormire, così gli faccio uno scherzo.
Si girò verso il muro, mi sentì distintamente entrare in camera, sentì che la mia mano gli batteva la spalla: si giro con un sorriso, non c'era nessuno