“Nonostante il sapere umano abbia ormai raggiunto una dimensione straordinariamente grande, è sufficiente conoscerne una percentuale infinitamente piccola, per essere considerati dei ‘geni’. La persona comune, si dice in genere che conosca solo una misera percentuale del vasto sapere posseduto da una persona estremamente colta ed intelligente. Ma la matematica applicata agli infiniti parla chiaro: nel calcolo infinitesimale valori e variazioni assai piccole, sono trascurabili, rispetto all’infinitamente grande (o all’infinitamente piccolo). Attraverso la matematica dunque, applicata all’immensità del sapere umano, non è possibile fare delle distinzioni tra ‘geni’ e comuni mortali; per lei siamo tutti sulla stessa barca, quella degli ignoranti”. Fausto Intilla