Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia) Il forum scientifico di Fausto Intilla (Inventore-divulgatore scientifico) - WWW.OLOSCIENCE.COM |
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Annamaria
Numero di messaggi : 26 Data d'iscrizione : 16.10.07
| Titolo: Segue: Dal Libro Perfect Government Sab Dic 01, 2007 11:56 pm | |
| 2^ Parte
Il seguente è un tipico racconto di questa esperienza: Appena divento consapevole spontaneamente dei livelli più fondamentali ed astratti dell'oggetto dell'attenzione durante la meditazione, i limiti rigidi dell'oggetto iniziano a sfumare. Come l'oggetto diventa sempre meno localizzato ed il fuoco dell'attenzione inizia ad espandersi, la comprensione diventa sempre più illimitata. Quando l'impulso più debole dell'oggetto si dissolve e non vi è un contenuto localizzato dell'esperienza, la mia consapevolezza è completamente illimitata. Rimango con l'esperienza di un campo puro, astratto, universale di coscienza, non localizzato da uno specifico contenuto o da un'attività della mente, soltanto il Sé vigile nella sua stessa natura illimitata. Da un punto di vista strutturale, la coscienza ordinaria di veglia è caratterizzata dalla triplice struttura dell'"osservatore" (campo vivo della soggettività stessa), del "processo di osservazione" (il meccanismo del pensiero e della percezione), e l'"osservato" (il contenuto o oggetto dell'esperienza). Così, nella coscienza di veglia, c'è sempre un oggetto di percezione, che sia un oggetto grossolano dell'esperienza sensoriale, un pensiero, o semplicemente una sensazione astratta. Sebbene l'"oggetto di percezione" fornisca il contenuto sostanziale dell'esperienza di veglia, sia l'osservatore che il processo di osservazione sono necessariamente presenti anch'essi. A livelli più profondi di consapevolezza, l'oggetto della percezione è sperimentato come più intimo al soggetto, ovvero la separazione tra l'"osservatore" e l'"osservato", che è una caratteristica che definisce l'esperienza di veglia, diventa meno distinta. Nello stato meno eccitato della coscienza, i tre componenti essenziali dell'esperienza di veglia - osservatore, processo di osservazione ed osservato - sono unificati in una struttura di pura coscienza auto-interagente.. Questo stato di pura coscienza è chiamato samhita [letteralmente: coscienza unificata] nella scienza Vedica di Maharishi Mahesh Yogi. Questo stato unificato di coscienza è caratterizzato dal sorgere di un insieme unico di cambiamenti fisiologici e neurofisiologici indicanti profodna integrazione e coerenza del funzionamento cerebrale. La ricerca fisiologica su questo sato iniziò con il lavoro di R.K.Wallace, che evidenziò dall'elettroencefalogramma (EEG), dalla resistenza elettrica cutanea e da altri indicatori metabolici che un quarto stato di coscienza [oltre i tre noti di veglia, sogno e veglia] avrebbe potuto instaurarsi nel corso della pratica della meditazione. Numerosi studi successivi hanno confermato che il complesso integrato di cambiamenti fisiologici che avvenivano spontaneamente durante la pratica della meditazione è consistente con l'esistenza di un quarto stato basilare di coscienza. Il termine "basilare" è usato per indicare che questo stato di coscienza sembra essere universalmente accessibile e altrettanto naturale degli stati di coscienza di veglia, sogno e sonno profondo. [...] L'esistenza di uno stato di coscienza unificato sottostante e la disponibilità di procedure pratiche sistematiche per investigare questo stato, è stata annunciata da molti ricercatori come una nuova fondazione empirica per una teoria psicologica unificata e la base di una completa scienza della coscienza. Inoltre, queste pratiche meditative largamente disponibili forniscono una base sistematica, riproducibile, scientifica per l'esplorazione dei livelli più profondi della mente e della coscienza, e pertanto permettono un paragone dettagliato della struttura della mente umana e le strutture più profonde dell'intelligenza evidenziate in natura. Intelligenza Umana e Intelligenza della Natura: Corrispondenza dettagliata. Come risulta chiaramente, questa corrispondenza è notevolissima. Come già notato, sia l'intelligenza umana che l'intelligenza della natura posseggono una struttra gerarchica. Entrambe hanno alla loro base un campo unificato di intelligenza. E, come in natura, i livelli più profondi della mente sono più potenti, olistici, completi ed unificati. Questa corrispondenza qualitativa ha resistito ad uno stretto esame scientifico. [...] La conclusione più naturale che si può trarre da tale corrispondenza è che il campo unificato della pura coscienza auto-interagente ed il campo unificato della moderna fisica teorica sono uno e lo stesso. In altre parole, il livello più profondo dell'esperienza umana, la pura coscienza, costituisce l'esperienza diretta soggettiva del campo unificato che attualmente viene esplorato dalla fisica teorica moderna. Questa conclusione è sia economica che consistente con il buonsenso comune: è difficile concepire due distinti campi unificati della legge naturale - uno alla base dell'esperienza conscia ed uno alla base di ogni altra cosa nell'universo (infatti questa conclusione sembra logicamente necessaria; per definizione, il campo unificato della fisica è puramente auto-interagente - la sorgente autosufficiente di tutte le cose create; in modo simile, la pura coscienza è puramente auto-interagente, o "auto-riferente" - il campo unificato di tutta l'attività mentale; se questi due campi sono entrambi puramente auto-interagenti, e se essi interagiscono l'uno con l'altro - come, per esempio, la mente soggettiva ed il corpo materiale devono in ultima analisi interagire tra di loro -, allora essi devono essere uno e lo stesso). Mentre sembra quasi autoevidente agli scienziati convenzionali che la pura coscienza, l'aspetto più fondamentale dell'esistenza umana, ed il campo unificato, l'aspetto più fondamentale di ogni altra cosa in natura, siano identici, questa affermazione risulta sorprendente - o perfino anti-intuitiva - per molti fisici. La ragione di ciò è che molti scienziati considerano la coscienza come un epifenomeno - come la risultante macroscopica di numerosi processi elettro-chimici microscopici nel cervello. Questa visione particolare della coscienza sembrerebbe precludere qualsiasi relazione fondamentale tra la coscienza stessa ed il campo unificato. Tuttavia, questa visione meccanicistica della coscienza e l'intero modello materialistico su cui essa si fonda, è principalmente il prodotto di tre secoli di ricerca scientifica dedicata all'analisi della materia macroscopica [superate dalle grandi scoperte della teoria della relatività e della fisica quantistica]. Va sottolineato che, riguardo alla coscienza, questo punto di vista non ha alcuna base empirica rigorosa, e non dovrebbe essere formalmente associata con la scienza. Inoltre, come vedremo, questa visione meccanicistica della coscienza è in contrasto con un insieme sempre crescente di dati che riguardano il dominio della coscienza individuale e collettiva, ed è anche incompatibile con le esperienze dirette di milioni di individui, esperienze simili a quella citate in precedenza. Effetti di Campo della Coscienza. L'evidenza sperimentale più concreta per una descrizione più profonda della coscienza, basata sulla teoria dei campi, è l'Effetto di Super-radianza, o Effetto Maharishi, prodotto dalla pratica collettiva della Meditazione Trascendentale e del programma di MT-Siddhi. Questi sono dimostrazioni consistenti di effetti di campo estesi della coscienza che hanno retto alla prova di molte ripetizioni consecutive su una varietà di scale. Questi studi impiegano misure sociologiche standard, come la statistica dell'FBI sulla criminalità, per studiare l'influenza coerente su una popolazione circostante da parte di gruppi di esperti che praticano collettivamente queste tecniche. Il comportamento fisico osservato di questi effetti sociologici sono fortemente indicativi di un effetto di campo. Per esempio, la riscontrata attenuazione dell'effetto con la distanza appoggerebbe fortemente una interpretazione di questo tipo, basata sulla teoria dei campi. La dipendenza quadratica dell'intensità dell'effetto rispetto alla grandezza del gruppo creatore di coerenza è anch'esso caratteristico di un fenomeno di campo in cui gli elementi irradiatori operano coerentemente (specificatamente, la sovrapposizione coerente di ampiezze richiesta per produrre un'intensa interferenza costruttiva [tipica dei fenomeni ondulatori] suggerisce il comportamento di un campo di Bose - per esempio un campo quantistico gravitazionale, elettromagnetico o supersimmetrico). Nell'ambito del dominio classico dello spazio-tempo (3+1)dimensionale, gli unici mediatori potenziali per tali interazioni sociologiche di lungo raggio sono l'elettromagnetismo e la gravitazione. L'interazione gravitazionale tra individui, tuttavia, è di gran lunga troppo debole per produrre effetti sociologici rivelabili. C'è un consenso generale tra gli scienziati sul fatto che anche l'interazione elettromagnetica sia probabilmente troppo debole per spiegare gli effetti sperimentalmente osservati. Se i meccanismi convenzionali sono incapaci di rendere conto dei dati della super-radianza, allora è chiaramente necessario un meccanismo non convenzionale; in particolare, ogni meccanismo che possa servire a superare le sostanziali barriere di distanza coinvolte. Più di una spiegazione dettagliata di tale meccanismo può essere trovata nella letteratura [della fisica teorica]. Una spiegazione coinvolte la struttura non-locale della geometria spazio-temporale prodotta da forti effetti gravitazionali alla scala di super-unificazione. Un'altra spiegazione coinvolge correlazioni quantistiche di lungo raggio riguardanti una componente "conscia" del collasso non-locale della funzione d'onda. Entrambi i meccanismi richiedono che la coscienza operi alla scala della super-unificazione o vicino ad essa, e che pertanto essa occupi una posizione fondamentale nella struttura dell'universo fisico. L'abbondantissima evidenza sperimentale dell'Effetto Maharishi così fornisce un forte sostegno empirico per l'identità proposta tra la pura coscienza ed il campo unificato..
John Hagelin
Ecco questo è tutto, scusate se mi sono dilungata ma penso valesse la pena. Un caro saluto a tutti Annamaria
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| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Sab Dic 08, 2007 2:02 pm | |
| - Annamaria ha scritto:
- 2^ Parte
Ecco questo è tutto, scusate se mi sono dilungata ma penso valesse la pena. Un caro saluto a tutti Annamaria
________________________________________ Ti ringrazio molto per aver postato gli scritti di Hangelin. Hangelin (ed io ) e molti altri studiosi abbiamo avuto lo stesso maestro vedico . La scienza vedica è molto articolata . Si va dallo Yoga , alla medicina , alla musicoterapia , fino alla fisica , in particolare la meccanica quantistica , ecc . Qualcuno potra affermare : ma è un minestrone......eppure molti scienziati stanno studiando il rapporto tra la mente, la materia e la consapevolezza che oserei chiamare il campo quantico , il nullla dal quale però nascerebbe il tutto. Pier | |
| | | Annamaria
Numero di messaggi : 26 Data d'iscrizione : 16.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Dom Dic 09, 2007 12:36 pm | |
| Grazie a te caro Pier, ho voluto solo dare un piccolo contributo con questi scritti. A proposito di scienziati e fisica quantistica mi piacerebbe sapere cosa ne pensate della metafonia. La scorsa settimana in una tivù locale è stato programmato un dibattito su questo tipo di sperimentazione al quale ha partecipato Lory Del Santo ed il signor Moracutti, membro del Cicap, conduttore Lamberto Sposini. In poche parole questo signore, il quale ha anche pubblicato un libro contro la metafonia, al termine della trasmissione ha portato un esempio molto stupido in verità cioè come possono venire modificate le parole in una canzoncina in inglese e trasformate in lingua italiana con parole di altro senso, rendendo il tutto in maniera ridicola. Nel corso della trasmissione fra l'altro si è potuto vedere al lavoro un famoso sperimentatore di metafonia Marcello Bacci di Grosseto nel suo laboratorio e le testimonianze favorevoli delle persone che hanno partecipato alle sue riunioni. Io posso dire che in questi anni sono stata presente ad alcune riunioni presso un centro di metafonia di Genova ed ho potuto riscontrare che all'ascolto le voci sono a volte molto chiare. L'unica cosa che non saprei dire con certezza è se appartengono veramente alle entità che vengono invocate dai partecipanti alla riunione o se si tratta di altro cui non siamo in grado di conoscere la provenienza. Sarei felice se qualcuno di voi potesse darmi qualche maggiore spiegazione in merito. Un caro saluto a tutti Annamaria | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Dom Dic 09, 2007 2:47 pm | |
| - Annamaria ha scritto:
- Sarei felice se qualcuno di voi potesse darmi qualche maggiore spiegazione in merito.
Un caro saluto a tutti Annamaria Ho conosciuto una anziana signora di Chiavari che usava la metafonia.Lei mi ha detto che sintonizzava la radio su una stazione che non trasmetteva ( mi pare che abbia usato il termine rumore bianco) ed ad un certo punto si ascoltavano delle voci più o meno distorte, più o meno comprensibili che pure io ho ascoltato .Sempre a Chiavari ho conosciuto una medium che mi ha detto alcune cose che mi hanno lasciato perplesso.A Lavagna c’è una signora che è in grado di levare le fatture ed il malocchio (ho visto materializzarsi dal nulla una bambolina vudù con molti spilli ) .Molte persone dello spettacolo si rivolgono a lei ( sono state viste girare per la città in cerca di chi vendeva lana grezza per fare dei cuscini) . Un farmacista in un cortiletto sotto la mia finestra ha messo un altarino vudù per fare una fattura molto probabilmente a me(vedi foto allegata dove tra i ceri e sotto il ciclamino c’è uno scorpione in un contenitore di plastica trasparente ) .Certi fenomeni interessano i più vari strati sociali e culturali di una popolazione di una regione , ecc. In India esiste l’Athava Veda che si interessa delle benedizioni e maledizioni o per creare talismani ad esempio “talismano d'oro”. Personalmente credo che alla base di queste manifestazioni ci sia la capacità della “mente quantica ” di utilizzare in modo più o meno conscio certe qualità contenute negli angoli più remoti della fisiologia umana.Queste qualità si possono estrinsecare in modo diversi ed assumere caratteristiche anche diverse fra loro.Intanto per fare un esempio potrei parlare dell’effetto Maharishi illustrato anche da Hangelin , da Larry Dossey o da Coppola “L'effetto di campo della coscienza, detto " Effetto Maharishi , è già stato verificato molte volte ed è uno dei fenomeni sociologici più netti che siano stati mai misurati. Si tratta di un effetto fisico, di un'induzione di coerenza nelle onde cerebrali, che prescinde dai contenuti del pensiero e che, essendo naturale, non produce "forzature" sulla volontà, ma anzi elimina le influenze negative (dovute a stress o altro), permettendo il ripristino delle funzioni naturali . E’ molto difficile parlare di queste cose .Da una parte ci sono persone che credono in questi fenomeni (vedi il “mio” farmacista) e dall’altra persone come quelle del Cicap alle quali riconosco l’intenzione di salvaguardare gli ingenui o le persone disperate da persone disoneste che si arricchiscono alle loro spalle insensibili alle loro sofferenze.Il Cicap d’altro canto è curioso e cerca di capire come possono avvenire questi fenomeni. Credo che la meccanica quantistica possa fornire loro spiegazioni . Che dire degli universi paralleli o dei multiversi che potrebbero comunicare fra loro con quelli che in italiano si chiamano buchi di verme . Forse siamo arrivati al punto in cui il Cicap si confronterà con gli scienziati poiché essi incominciano a parlare un linguaggio che forse ha più della fantasia o fantascienza e per fare ciò usano anche gli antichi testi vedici.Pier | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Dom Dic 09, 2007 8:17 pm | |
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- Annamaria ha scritto:
- Sarei felice se qualcuno di voi potesse darmi qualche maggiore spiegazione in merito.
Un caro saluto a tutti Annamaria
Dell'effetto Maharishi ne ha parlato anche Larry-Dossey nel suo libro "Alla ricerca dell'anima https://scienza-misteri.forumattivo.com/libri-f7/larry-dossey-spaziotempo-e-medicina-t126.htm L' effetto Maharishi - Prima parte
“[Noi] pensiamo alla coscienza come a qualcosa di peculiare alla testa, pensiamo che la testa sia l'organo da cui origine la coscienza. Non è così. La testa è un organo che riflette la coscienza in una certa direzione, o verso una certa serie di scopi. Ma c'è una coscienza nell'intero corpo. Tutto il mondo vivente è informato dalla coscienza.
JOSEPH CAMPBELL”
«[Una] scoperta che cambierà il mondo»: così gli assertori dell'effetto Maharishi lo definiscono. Un'idea da sognatori, da mistici orientali, da svitati? Si direbbe di no . Per quasi due decenni una squadra di seri scienziati (sociologi, psicologi, matematici, biochimici, fisiologi, educatori e fisici) hanno pazientemente studiato gli effetti di quanto chiamato «un quarto fondamentale stato di coscienza [oltre a sonno, sogno e normale veglia] che è fisiologicamente e biochimicamente del tutto unico». Il loro approccio è stato così scientificamente rigoroso da aver lasciato a bocca aperta molti dei loro avversari.
Che cos'è l'effetto Maharishi? Si tratta del processo in cui l'ambiente sociale diventa più armonioso, coerente e viene modificato quando un gruppo di persone raggiunge lo stato di «pura coscienza».
Che cosa significa «pura coscienza»? È uno stato mentale che evidentemente è stato noto per millenni e in cui i contenuti specifici della mente, tutte le immagini e tutti i pensieri, si ritraggono in secondo piano, lasciando come esperienza primaria soltanto una «consapevolezza priva di contenuto». Generalmente parlando, è «mente senza pensiero», per quanto possa essere difficile per le nostre indaffarate e rumorose menti moderne concepire un'entità del genere.
Molte tradizioni spirituali nell'intero corso della storia hanno parlato chiaramente e in termini convincenti di questo stato di coscienza. Esso per esempio è descritto come «pura contemplazione» dall'ignoto autore dell'influente trattato del quattordicesimo secolo La nube dell'ignoranza.'" San Giovanni della Croce, nel sedicesimo secolo, lo chiama esperienza di «puro amore»: " Nella tradizione giudaica, è chiamato il «Divino Nulla» o «il Nulla» che, secondo il fondatore del movimento hassidico, il Ba'al Shem Tov, «reca nuova vita a questo mondo». Nella tradizione Zen lo stato di pura coscienza è equivalente al vuoto mentale che precede il satori, o illuminazione.
Ciò che è nuovo nella nostra epoca, tuttavia, è la disamina scientifica svolta sul fenomeno. Che cosa ha da dire la scienza di quest'esperienza del Divino Nulla che, a quanto si sostiene, può cambiare il mondo?
Primo, l'esperienza è qualcosa di più di un'idea o di un pensiero etereo. Lo stato di assenza di mente si accompagna a importanti modificazioni fisiche. Durante questo stato di coscienza, il corpo diventa molto riposato, consapevole e sveglio, malgrado il generale rallentamento del suo metabolismo. Il respiro e il battito cardiaco sono molto più lenti, la resistenza della pelle (attraverso cui si può misurare il grado di rilassamento) aumenta di molto e le onde cerebrali, monitorate dell'elettroencefalogramma, diventano molto costanti da un'area del cervello a un'altra. Questo stato è perciò molto diverso da uno qualsiasi degli altri tre comuni stati di coscienza: veglia, sonno e sogno. Questi cambiamenti poi non sono osservabili sotto ipnosi, dove non si ha un modello fisiologico costante.
Ma non solo il corpo si comporta costantemente in questo modo durante l'esperienza di pura coscienza; anche l'esperienza soggettiva di questo stato segue uno schema tipico. Come ha riferito L T. Farrow, nei suoi soggetti:
[Si ha un graduale mutamento] caratterizzato da una condizione mentale sempre più calma e ordinata, da un'espansione della coscienza e da una riduzione delle barriere mentali finché, improvvisamente, si raggiunge uno stato d'«illimitatezza»... essenzialmente lo stesso per persone diverse.
Durante l'esperienza di pura coscienza il senso del «qui-e adesso» svanisce e si avverte una fusione con qualcosa di più grande del sé individuale. Ciò appare identico allo stato di Realtà non localizzata che abbiamo già descritto, in cui l'ego e il senso del sé individuale sono trascesi.
Pier | |
| | | Annamaria
Numero di messaggi : 26 Data d'iscrizione : 16.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Dom Dic 09, 2007 11:20 pm | |
| Caro Pier, ti ringrazio per aver pubblicato quegli articoli di Maharishi. Credo che lo stato di pura coscienza sia paragonabile a quando si entra in asana nello yoga, cioè quando ci si estranea da tutto con le prime tre asana, appena dopo il rilassamento iniziale: così almeno è quel che capita a me quando pratico lo yoga. Per quanto riguarda il farmacista mi sembra molto strano che si diverta a dedicarti fatture di quel genere (ho visto la foto ingrandita, ma cosa gli hai fatto per vendicarsi così?...). A parte gli scherzi, penso anch'io che il Cicap cmq abbia ragione a dare la caccia ai falsi maghi, ma esistono ancora al mondo persone che fanno del bene a chi soffre senza pretendere un soldo e queste meritano sicuramente un maggior rispetto. Conosco una sensitiva a Genova che pratica metafonia usando l'acqua che sgorga dal rubinetto e dal rumore dell'acqua si possono ascoltare certe voci. La meccanica quantistica è davvero un argomento interessante ed io purtroppo non riesco a seguirla e comprenderla come vorrei. Ti sarei grata fra l'altro se potessi spiegarmi cosa sono quelli che in italiano si chiamano buchi di verme (scusa la mia ignoranza).
Un caro saluto Annamaria | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 10, 2007 12:54 am | |
| - Annamaria ha scritto:
- Caro Pier,
ti ringrazio per aver pubblicato quegli articoli di Maharishi. Credo che lo stato di pura coscienza sia paragonabile a quando si entra in asana nello yoga, cioè quando ci si estranea da tutto con le prime tre asana, appena dopo il rilassamento iniziale: così almeno è quel che capita a me quando pratico lo yoga. Per quanto riguarda il farmacista mi sembra molto strano che si diverta a dedicarti fatture di quel genere (ho visto la foto ingrandita, ma cosa gli hai fatto per vendicarsi così?...). A parte gli scherzi, penso anch'io che il Cicap cmq abbia ragione a dare la caccia ai falsi maghi, ma esistono ancora al mondo persone che fanno del bene a chi soffre senza pretendere un soldo e queste meritano sicuramente un maggior rispetto. Conosco una sensitiva a Genova che pratica metafonia usando l'acqua che sgorga dal rubinetto e dal rumore dell'acqua si possono ascoltare certe voci. La meccanica quantistica è davvero un argomento interessante ed io purtroppo non riesco a seguirla e comprenderla come vorrei. Ti sarei grata fra l'altro se potessi spiegarmi cosa sono quelli che in italiano si chiamano buchi di verme (scusa la mia ignoranza).
Un caro saluto Annamaria Ciao Annamaria .Potrai ottenere le informazioni sui buchi di verme o di tarlo o Wormhole visitando il sito http://it.wikipedia.org/wiki/Wormhole. od il sito http://www.mednat.org/new_scienza/buco_nero_suono.htmAl farmacista non ho fatto niente : ha fatto tutto da solo .Lo Hata Yoga , quello che fai tu , è uno degli yoga ed è forse quello più conosciuto.Capirai meglio la meccanica quantistica leggendo i libri di Fausto o i libri degli autori segnalati da Fausto stesso . Sono gli effetti della meccanica quantistica che possono essere utili alla comprensione di ciò che ci circonda e credo anche alla comprensione dei misteri del rapporto mente / materia Ciao.Pier | |
| | | Annamaria
Numero di messaggi : 26 Data d'iscrizione : 16.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 10, 2007 11:21 pm | |
| Grazie per le tue gentili precisazioni Pier. Ho presto nota del libro di Fausto Intilla "Verso una nuova scienza di confine" che credo sia quello più indicato per me ede appena mi sarà possibile sarà mia premura acquistarlo. Intanto ho ordinato il libro di Larry Dossey che hai consigliato tu e non vedo l'ora di poterlo leggere. Ciao Annamaria | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 17, 2007 12:20 pm | |
| Come anticipato inserisco un 'altra parte del libro di Larry Dossey: L'effetto Maharishi -2 parte . Il motivo per cui ho inserito questo argomento è quello di cercare di spiegare con un atteggiamento il più possibile scientifico e attraverso le parole di questo autore l'effetto della mente non localizzata.
"Una svolta nella moderna comprensione dello stato di pura coscienza si verificò nel 1974 durante un convegno tenutosi ad Arosa, in Svizzera, sulle ricerche scientifiche compiute nel territorio. L'incontro era ampiamente interdisciplinare, con la presenza di molti tipi di scienziati. C'era anche Maharishi Mahesh Yogi, il fondatore della famosa tecnica di meditazione trascendentale o MT, basata sulla tradizione vedica dell'antica India. Durante la conferenza, Maharishi suggerì che, se anche solo l'uno per cento di una popolazione avesse cominciato a meditare e a sperimentare la pura coscienza, anche il rimanente 99 per cento ne avrebbe tratto un beneficio. Il mutamento, inoltre, non sarebbe provenuto da qualcosa che le persone in meditazione avrebbero fatto o detto, ma soltanto come risultato della loro esperienza di pura coscienza in sé. In complesso, l'idea era eterodossa e contraria alla nozione tuttora corrente che la coscienza risiede interamente dentro il cervello. Ma Maharishi ipotizzava un effetto non localizzato in cui la coscienza si comportasse piuttosto come un campo, estendendosi oltre il cervello e il corpo.
L'idea era senza dubbio molto originale, ma poteva essere messa al vaglio, e il sociologo Garland Landrith lo fece. Scopri che nel 1973, l'anno più recente di cui erano disponibili tutti i dati necessari, tra le città statunitensi con una popolazione di oltre 25.000 abitanti, 11 di queste avevano un uno per cento o più della popolazione che praticava la MT. Come raffronto scelse 11 altre città che avevano meno dell'uno per cento degli abitanti dediti alla MT ma che, per il resto, assomigliavano alle città «dell'uno per cento» in termini di popolazione, regione del paese, componente universitaria e precedenti tendenze del tasso di criminalità. Landrith scoprì che per le città di raffronto i tassi di criminalità compresi fra il 1972 e il 1973 seguivano la tendenza nazionale, aumentando in media dell'8,3 per cento. In ciascuna delle città dell'uno per cento invece si riscontrava una diminuzione del tasso di criminalità dell'8,2 per cento. La probabilità che questi cambiamenti fossero attribuiti al caso era meno di una su mille.'
Dopo di allora i risultati ottenuti da Landrith sono stati confermati in una dozzina di altri studi che hanno impiegato una varietà di rigorose misurazioni statistiche e di procedimenti di raccolta dati ben noti agli studiosi di scienze sociali.
Molti detrattori però non potevano credere a questi risultati e avanzarono il sospetto che la correlazione fra la percentuale relativa alla meditazione e il decremento dei tassi di criminalità fosse una coincidenza e che uno o più fattori ignoti fossero responsabili dei risultati. Obiettarono che la «correlazione» non bastava, e che non era stato stabilito un rapporto di causa ed effetto fra la percentuale dei soggetti dediti alla meditazione e il miglioramento dell'ambiente sociale. I ricercatori fecero fronte senz'altro a queste obiezioni: in molti studi successivi, sono state impiegate tecniche estremamente sofisticate per determinare un rapporto di causalità come le analisi settoriali incrociate. I risultati, presi nel loro complesso, hanno indotto il professor David Orme-Johnson a calcolare che la probabilità che l'associazione fra la percentuale di praticanti della MT e il successivo decremento del tasso di criminalità fosse una coincidenza era... meno di una su 5 miliardi. Alla convenzione dell'Associazione psicologica americana tenutasi a Los Angeles nel 1981, lo psicologo Michael Dillbeck comunicò dati da cui risultava che, tra circa 160 città degli Stati Uniti prese a caso, il modello delle associazioni tra la percentuale di praticanti della MT e tasso di criminalità portava, in base all'analisi settoriale incrociata, a risultati inequivocabili: l'aumento della percentuale di MT provocava i decrementi del tasso di criminalità e non era semplicemente «correlato» a essi. Inoltre, successivamente Dillbeck confermò questo risultato in un'altra campionatura presa a caso di otto aree metropolitane americane .
Da allora, alcuni sociologi hanno studiato gli effetti della meditazione in varie città su un ampio spettro di indici della qualità della vita. Essi comprendevano l'incidenza di suicidi, omicidi, divorzi, matrimoni, incidenti mortali dovuti al traffico, morti per cirrosi epatica, stupri, rapine, aggressioni a mano armata, furti con scasso, borseggi, furti di automobili, disoccupazione, vendite di birra e sigarette, situazione occupazionale e perfino indici ambientali come i giorni di sole e l'inquinamento da anidride carbonica e ozono. Interi stati, e non solo particolari città, sono stati studiati usando le stesse tecniche analitiche impiegate in origine su aree metropolitane. Sono stati inoltre condotti esperimenti in cui migliaia di soggetti dediti alla meditazione sono stati inseriti in zone turbolente come paesi stranieri in preda al caos sociale e politi. Di nuovo, con l'impiego delle più sofisticate tecniche analitiche a disposizione dei moderni sociologi e criminologi, risultati sembrano dimostrare incontrovertibilmente che è in opera qualcosa come una Mente di Gruppo: quando cioè un gruppo di persone entra intenzionalmente in uno stato di coerenza in cui viene esperimentato il senso del sé senza confini, il mondo, semplicemente, cambia in meglio.
La scienza classica non può spiegare l'effetto Maharishi. a non offre nessunissima spiegazione di come qualcosa di etereo come la «mente» possa influire su qualcosa di concreto e materiale. Ma alcuni scienziati, esaminando nuove intuizioni e scoperte, hanno cominciato a ipotizzare che possano esistere delle spiegazioni di questi fenomeni."
Segue. Pier
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| | | cincin
Numero di messaggi : 207 Età : 64 Localisation : Roma Data d'iscrizione : 09.08.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 17, 2007 12:58 pm | |
| - pier ha scritto:
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La scienza classica non può spiegare l'effetto Maharishi. a non offre nessunissima spiegazione di come qualcosa di etereo come la «mente» possa influire su qualcosa di concreto e materiale. Ma alcuni scienziati, esaminando nuove intuizioni e scoperte, hanno cominciato a ipotizzare che possano esistere delle spiegazioni di questi fenomeni."
Io do la mia spiegazione, pier. E' vero, la mente è eterea e non ha alcuna consistenza, anche se ci da l'illusione che sia qualcosa di concreto; ma quella concretezza è l'illusione data dall'ego, come tu ben sai. Ma, benchè la mente (l'ego) sia illusione, i pensieri hanno una loro realtà, una loro fisicità: i pensieri sono oggetti al pari di tutti gli oggetti. Gli oggetti sono costituiti da atomi ma è stato visto che non vi è nulla di più inconsistente della materia, poichè sembrerebbe essere costituita da energia (correggimi se sbaglio) e c'è chi addirittura ha definito l'atomo, un pensiero; se fosse giusta questultima definizione, e io la considero giusta, vorrebbe dire che i pensieri sono degli atomi. Ecco allora la similitudine tra materia e pensiero: entrambi sono costituiti da atomi, e se tanti atomi assieme costituiscono la materia (quella che ci appare come materia), anche i pensieri sono degli oggetti; oggetti però che non possiamo vedere perchè un atomo appartiene al mondo miscroscopico. Ecco, potremmo dire che gli oggetti visibili sono costituiti da così tanti atomi che diventano visibili ad occhio nudo, mentre i pensieri non sono visibili perchè l'atomo è troppo piccolo. Per spiegarmi meglio potrei fare l'analogia con i batteri e le colture batteriche: i batteri sono gli atomi (invisibili a occhio nudo) e le colture batteriche sono gli oggetti (visibili ad occhio nudo). Tanti invisibili batteri (atomi) fatti crescere su un terreno di coltura (tenuti assieme da forze nucleari) danno origine a colonie batteriche (oggetti), visibili. Tornando al nostro pensiero, io ritengo che esso è materiale tanto quanto lo è un oggetto nel senso che interagisce con altri pensieri e con la materia in generale, ma allo stesso tempo è immateriale come gli oggetti, perchè gli scienziati hanno visto che materia ed energia sono la stessa cosa, e sono solo due livelli di realtà. Pier, se ho detto qualche castroneria in seno a concetti fisici, non esitare a farmelo presente, perchè come sai non ho la tua preparazione. Ciao! | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 17, 2007 4:19 pm | |
| - cincin ha scritto:
- pier ha scritto:
-
La scienza classica non può spiegare l'effetto Maharishi. a non offre nessunissima spiegazione di come qualcosa di etereo come la «mente» possa influire su qualcosa di concreto e materiale. Ma alcuni scienziati, esaminando nuove intuizioni e scoperte, hanno cominciato a ipotizzare che possano esistere delle spiegazioni di questi fenomeni."
Io do la mia spiegazione, pier.
E' vero, la mente è eterea e non ha alcuna consistenza, anche se ci da l'illusione che sia qualcosa di concreto; ma quella concretezza è l'illusione data dall'ego, come tu ben sai. Ma, benchè la mente (l'ego) sia illusione, i pensieri hanno una loro realtà, una loro fisicità: i pensieri sono oggetti al pari di tutti gli oggetti. Gli oggetti sono costituiti da atomi ma è stato visto che non vi è nulla di più inconsistente della materia, poichè sembrerebbe essere costituita da energia (correggimi se sbaglio) e c'è chi addirittura ha definito l'atomo, un pensiero; se fosse giusta questultima definizione, e io la considero giusta, vorrebbe dire che i pensieri sono degli atomi. Ecco allora la similitudine tra materia e pensiero: entrambi sono costituiti da atomi, e se tanti atomi assieme costituiscono la materia (quella che ci appare come materia), anche i pensieri sono degli oggetti; oggetti però che non possiamo vedere perchè un atomo appartiene al mondo miscroscopico. Ecco, potremmo dire che gli oggetti visibili sono costituiti da così tanti atomi che diventano visibili ad occhio nudo, mentre i pensieri non sono visibili perchè l'atomo è troppo piccolo. Per spiegarmi meglio potrei fare l'analogia con i batteri e le colture batteriche: i batteri sono gli atomi (invisibili a occhio nudo) e le colture batteriche sono gli oggetti (visibili ad occhio nudo). Tanti invisibili batteri (atomi) fatti crescere su un terreno di coltura (tenuti assieme da forze nucleari) danno origine a colonie batteriche (oggetti), visibili.
Tornando al nostro pensiero, io ritengo che esso è materiale tanto quanto lo è un oggetto nel senso che interagisce con altri pensieri e con la materia in generale, ma allo stesso tempo è immateriale come gli oggetti, perchè gli scienziati hanno visto che materia ed energia sono la stessa cosa, e sono solo due livelli di realtà.
Pier, se ho detto qualche castroneria in seno a concetti fisici, non esitare a farmelo presente, perchè come sai non ho la tua preparazione.
Ciao! La materia è costituita da atomi. Questi a loro volta sono costituiti da particelle (fisica subatomica) .Sono queste ultime ad avere una duplice natura. Un elettrone o meglio un fotone può avere o una natura corpuscolare o una natura ondulatoria . Vedi :http://www.forma-mentis.net/Fisica/Quanti.html ).Il fotone è un quanto di luce.Secondo alcuni scienziati (tra i quali Bohm) anche processi mentali seguirebbero un modello meccanico - quantistico.Il pensiero in particolare sarebbe un quanto come il fotone e anche esso avrebbe una natura dualistica. Ecco come il pensiero , secondo il concetto della mente non localizzata, potrebbe influenzare la materia.Spero di essere stato breve e chiaro. Non vorrei riportare gli studi ,lunghi e tediosi di vari scienziati, che trattano l'argomento.Ciao.pier | |
| | | cincin
Numero di messaggi : 207 Età : 64 Localisation : Roma Data d'iscrizione : 09.08.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 17, 2007 4:49 pm | |
| - pier ha scritto:
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La materia è costituita da atomi. Questi a loro volta sono costituiti da particelle (fisica subatomica) . Sono queste ultime ad avere una duplice natura. Un elettrone o meglio un fotone può avere o una natura corpuscolare o una natura ondulatoria . Vedi : http://www.forma-mentis.net/Fisica/Quanti.html ). Il fotone è un quanto di luce. Secondo alcuni scienziati (tra i quali Bohm) anche processi mentali seguirebbero un modello meccanico - quantistico. Il pensiero in particolare sarebbe un quanto come il fotone e anche esso avrebbe una natura dualistica. Ecco come il pensiero , secondo il concetto della mente non localizzata, potrebbe influenzare la materia. Spero di essere stato breve e chiaro. Non vorrei riportare gli studi ,lunghi e tediosi di vari scienziati, che trattano l'argomento. Ciao. pier
Grazie, pier, ovviamente intendevo le particelle. Comunque, quello che volevo sottolineare con quel mio intervento è proprio ciò che hai scritto sopra: " Il pensiero in particolare sarebbe un quanto come il fotone e anche esso avrebbe una natura dualistica. Ecco come il pensiero , secondo il concetto della mente non localizzata, potrebbe influenzare la materia" Il pensiero influenza i pensieri e la materia, e non so se la scienza potrà mai provarlo, perchè questa influenza io ritengo sia "casuale", nel senso che non può essere riprodotta in laboratorio, non è cioè sotto il nostro dominio. Di questa influenza però ce ne si può rendere conto semplicemente diventando Consapevoli dei pensieri. Se si diventa Consapevoli dei pensieri si potrà "vedere" tutta la sotterranea interconnessione che c'è tra noi e l'esistenza. | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Lun Dic 17, 2007 6:29 pm | |
| [quote="cincin"] - pier ha scritto:
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Il pensiero influenza i pensieri e la materia, e non so se la scienza potrà mai provarlo, perchè questa influenza io ritengo sia "casuale", nel senso che non può essere riprodotta in laboratorio, non è cioè sotto il nostro dominio...
Forse la scienza ha dimostrato anche attraverso i gruppi di preghiera che l'influenza non è solo casuale . T ratto da http://www.evoluzioni.info/Daldidentro.htm ( molto interessante da leggere) Verso gli anni 80, un industriale inglese: Colin Bloy, riunì a Brighton in un “cerchio di preghiera” - il Fountain Group - un gruppo di cittadini di diversa estrazione religiosa, e li invitò a una regolare meditazione collettiva quotidiana. Tutti, convenuto l'orario e ovunque fossero (non c’era infatti bisogno di riunirsi fisicamente), si ritiravano in meditazione, ognuno secondo il metodo del suo credo o secondo le pratiche che conosceva. L’intento comune era quello di mandare onde di armonia e di pace alla collettività cittadina - molto tristemente famosa in tutta l’Inghilterra per l’alto tasso di criminalità.Convinti che attraverso la loro pratica sarebbero riusciti a migliorare il terribile problema che li affliggeva, chiesero alle società assicuratrici e alla polizia di iniziare un periodo di verifica che sarebbe partito da aprile 1982 per continuare poi fino al giugno seguente. Le statistiche che si poterono infine controllare al termine di questi tre mesi avvaloravano la tesi iniziale del Fountain Group, e cioè che basta veramente un piccolo gruppo di individui, impegnati quotidianamente a “emettere” vibrazioni positive, a migliorare sensibilmente la qualità della vita per la collettività (e non si diceva anche nella Bibbia che in città di perdizione Dio promise di non mandare catastrofi per punire i peccatori se solo fossero stati presenti alcuni saggi?!) - I giornali a Brighton riportarono i risultati dell’accaduto; la criminalità era veramente e drasticamente diminuita. Le bande di skinhead che tormentavano la cittadina con lotte fra gang rivali e altri atti vandalici di ogni genere, sembravano non trovare più in Brighton il luogo ideale per le loro nefandezze. Titoli come Have good vibrations (ricevete buone vibrazioni) o Strange power of Fountain people (lo strano potere della gente di Fountain) o ancora Spiritualists use thought to tackle riot problems (degli spiritualisti usano il potere del pensiero per contrastare il problema delle bande) abbondarono in quei giorni a Brighton. Pier | |
| | | cincin
Numero di messaggi : 207 Età : 64 Localisation : Roma Data d'iscrizione : 09.08.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mar Dic 18, 2007 10:48 am | |
| - pier ha scritto:
-
Forse la scienza ha dimostrato anche attraverso i gruppi di preghiera che l'influenza non è solo casuale .
Do un mio giudizio, pier. L'esperimento di cui sopra è un esperimento di meditazione e per definizione, la meditazione è uno stato di non pensiero. Questo esperimento, quindi, ha fatto uso del non-pensiero e non del pensiero. Il pensiero agisce sull'ambiente con delle modalità che non possiamo controllare, perchè quell'azione è dovuta al pensiero inconsapevole e solo il pensiero inconsapevole è un'azione; ma proprio perchè è inconsapevole esso non può essere diretto dalla "volontà", perchè inconsapevolezza vuol dire mancanza di controllo. Quando si è in meditazione si è in assenza di pensiero e allora accade quello che hai detto tu: l'ambiente circostante un campo di meditazione migliora dal punto di vista sociale, comportamentale, "spirituale". Perchè il pensiero "sporca" l'ambiente, il pensiero "viaggia" verso un bersaglio provocandone la reazione. Quindi totalmente d'accordo con quell'esperimento, pier, ma non era quello che volevo dire io. Quello che volevo dire io è che il pensiero agisce sugli altri pensieri e sulla materia, ma questa azione accade a causa della nostra inconsapevolezza, e l'inconsapevolezza non può essere codificata, tenuta sotto controllo, motivo per cui non possono essere fatti esperimenti che siano attendibili. Ma questo accade anche per un altro motivo: perchè una volta che viene detta una verità (nel dire che il pensiero agisce sull'amibiente io ho espresso una verità), essa si trasforma in una bugia. E una bugia si trasforma in una verità in un infinito trasformarsi l'una nell'altra come due specchi che si riflettono l'uno di fronte all'altro :-) | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mar Dic 18, 2007 2:33 pm | |
| - cincin ha scritto:
- pier ha scritto:
-
Forse la scienza ha dimostrato anche attraverso i gruppi di preghiera che l'influenza non è solo casuale .
Do un mio giudizio, pier.
L'esperimento di cui sopra è un esperimento di meditazione e per definizione, la meditazione è uno stato di non pensiero. Questo esperimento, quindi, ha fatto uso del non-pensiero e non del pensiero. Il pensiero agisce sull'ambiente con delle modalità che non possiamo controllare, perchè quell'azione è dovuta al pensiero inconsapevole e solo il pensiero inconsapevole è un'azione; ma proprio perchè è inconsapevole esso non può essere diretto dalla "volontà", perchè inconsapevolezza vuol dire mancanza di controllo.
Quando si è in meditazione si è in assenza di pensiero e allora accade quello che hai detto tu: l'ambiente circostante un campo di meditazione migliora dal punto di vista sociale, comportamentale, "spirituale". Perchè il pensiero "sporca" l'ambiente, il pensiero "viaggia" verso un bersaglio provocandone la reazione. Quindi totalmente d'accordo con quell'esperimento, pier, ma non era quello che volevo dire io. Quello che volevo dire io è che il pensiero agisce sugli altri pensieri e sulla materia, ma questa azione accade a causa della nostra inconsapevolezza, e l'inconsapevolezza non può essere codificata, tenuta sotto controllo, motivo per cui non possono essere fatti esperimenti che siano attendibili. Ma questo accade anche per un altro motivo: perchè una volta che viene detta una verità (nel dire che il pensiero agisce sull'amibiente io ho espresso una verità), essa si trasforma in una bugia. EC:-) Le informazioni in mio possesso ( e gli insegnamenti vedici diretti) sono diverse dalle tue.Secondo questi insegnamenti nella meditazione è vero si che ci sono stati di non pensiero ma questi momenti sono anche pervasi dalla coscienza(consapevolezza) del puro SE' . Nella meditazione ci sono dei momenti in cui il pensiero riemerge e quindi le varie tecniche di meditazione ci insegnano, anche se in modo diverso, a trascenderlo . Gli antichi saggi hanno identificato un punto che chiamano, se ben mi ricordo, "Ritam" nel quale, liberi dall'ego ,saremmo nella verità .Questo punto è al confine fra la trascendenza ed la nascita del pensiero . Il pensiero stesso, correttamente formulato , diventa allora verità e quindi le leggi di natura si attiverebbero per rendere manifesto il contenuto di questo pensiero, che ripeto viene espresso in un momento in cui si è liberi dall'ego.Il dott. Chopra ha indicato molto bene questo concetto .Quindi , secondo quanto insegnato dagli antichi saggi , stento a credere che :" una volta che viene detta una verità (nel dire che il pensiero agisce sull'ambiente io ho espresso una verità), essa si trasforma in una bugia." Forse questo è un mio limite.Lo stesso Scabini Pierluigi nell’argomento “ Sui Fenomeni PSI “ di Ieri a 9:41 pmparla del PENSIERO CONSAPEVOLE . L’amico Scambini , in altre parole , ha espresso ciò che viene insegnato dagli antichi saggi e mi congratulo con lui per la sua ricerca il cui risultato finale pare accordarsi con detti insegnamenti .Ciao a tutti Pier/Vayu | |
| | | cincin
Numero di messaggi : 207 Età : 64 Localisation : Roma Data d'iscrizione : 09.08.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mar Dic 18, 2007 4:02 pm | |
| - pier ha scritto:
-
Le informazioni in mio possesso ( e gli insegnamenti vedici diretti) sono diverse dalle tue. Secondo questi insegnamenti nella meditazione è vero si che ci sono stati di non pensiero ma questi momenti sono anche pervasi dalla coscienza(consapevolezza) del puro SE' . Ma quando c'è Consapevolezza non c'è pensiero. - Citazione :
- Nella meditazione ci sono dei momenti in cui il pensiero riemerge e quindi le varie tecniche di meditazione ci insegnano, anche se in modo diverso, a trascenderlo .
Giusto. Però è anche vero che i meditatori non sono in grado di essere pura Consapevolezza per tutto il tempo della meditazione e quindi è giusto quello che dici, e cioè che tra momenti di Consapevolezza riaffora il pensiero. - Citazione :
Gli antichi saggi hanno identificato un punto che chiamano, se ben mi ricordo, "Ritam" nel quale, liberi dall'ego ,saremmo nella verità . E io sono d'accordo con loro. - Citazione :
- Questo punto è al confine fra la trascendenza ed la nascita del pensiero .
Giusto. - Citazione :
- Il pensiero stesso, correttamente formulato , diventa allora verità e quindi le leggi di natura si attiverebbero per rendere manifesto il contenuto di questo pensiero, che ripeto viene espresso in un momento in cui si è liberi dall'ego.
In questo caso si parla di pensiero Consapevole, ma chi è Consapevole del pensiero è un Risvegliato e costui sa che quando parla non può dare nulla per scontato perchè il pensiero Consapevole non è mai nè bianco nè nero ma una via di mezzo, perchè il nero si trasforma in bianco e il bianco si trasforma in nero. - Citazione :
- Il dott. Chopra ha indicato molto bene questo concetto .
Quindi , secondo quanto insegnato dagli antichi saggi , stento a credere che :" una volta che viene detta una verità (nel dire che il pensiero agisce sull'ambiente io ho espresso una verità), essa si trasforma in una bugia." Forse questo è un mio limite. Se i veda hanno conosciuto la verità allora lo sanno e può darsi che da qualche parte sia scritto in altra maniera, ma io non leggo i veda e non ti potrei dire. - Citazione :
- Lo stesso Scabini Pierluigi nell’argomento “ Sui Fenomeni PSI “ di Ieri a 9:41 pmparla del PENSIERO CONSAPEVOLE . L’amico Scambini , in altre parole , ha espresso ciò che viene insegnato dagli antichi saggi e mi congratulo con lui per la sua ricerca il cui risultato finale pare accordarsi con detti insegnamenti .
Ma Scambini dice giusto quando parla di pensiero Consapevole e in passato ho avuto modo di condividere molte delle sue visioni sulla realtà. Quando c'è pensiero Consapevole esso non agisce più sulla realtà, perchè il pensiero consapevole non è un'azione (le azioni provocano sempre reazioni). In meditazione o la mente è priva di pensieri oppure il pensiero è Consapevole e allora si ottiene ciò che si è ottenuto in quell'esperimento: l'ambiente prossimo e non, ne ha ricevuto benefici dal punto di vista comportamentale, perchè l'assenza di pensiero o il pensiero Consapevole esercita una sorta di "pulizia", o meglio: è il pensiero inconsapevole che "sporca" l'ambiente. Io ritengo che contrariamente a quanto possa sembrare noi stiamo dicendo le stesse cose, pier :-) | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mar Dic 18, 2007 5:05 pm | |
| - cincin ha scritto:
Io ritengo che contrariamente a quanto possa sembrare noi stiamo dicendo le stesse cose) Si carissima cincin, stiamo dicendo le stesso cose . Io le riferisco secondo gli insegnamenti ricevuti ed è per questo che talvolta uso terminologie che possono far sembrare che le cose che diciamo siano diverse . Se possibile vorrei chiarire un concetto circa l'illuminazione. Secondo quanto ho appreso essa può essere temporanea o permanente : il Budda aveva questo ultimo tipo di illuminazione . Si racconta che talvolta si può ricevere l’illuminazione permanente solo dal tocco di un maestro, ma questo sarebbe molto raro.L'illuminazione temporanea è più frequente di quello che si possa immaginare. Purtroppo però questa è talmente breve che molto spesso non ce ne accorgiamo. Secondo la scuola vedica alla quale appartengo ( scuola e non religione) sarebbe possibile con l’esercizio e la dedizione , aumentare la durata del periodo nel quale vi è l'illuminazione temporanea , periodo nel quale non c'è più l'ego e quindi esiste solo la pura consapevolezza e noi quindi siamo solo consapevoli . Quando la consapevolezza disgiunta dal pensiero emerge alla nostra coscienza , allora è possibile esprime un pensiero cosciente e libero dall ‘ego ed in grado di sollecitare le leggi di natura in modo che esso diventi utile per gli altri e per noi . Magari di questo aspetto ne potremo parlare in seguito, ognuno secondo i "carismi" che gli sono stati concessi. Ciao. Pier/Vayu | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mar Dic 18, 2007 6:33 pm | |
| Poichè ho parlalo di Chopra mi sembra corretto ora riportare una parte degli insegnamenti che ha ricevuto dal suo maestro vedico(che poi è anche il mio) e che ha ripetuto più volte nei suoi libri ed ai suoi allievi(di Chopra) .
- Scivolate in quello spazio silenzioso che si trova tra un pensiero e l'altro, entrate nel silenzio che è lo stato essenziale dell’Essere
-Una volta entrati nello stato essenziale dell'Essere, liberate intenzioni e desideri.
Nello spazio tra un pensiero e l'altro non esistono né pensieri, né intenzioni; quando uscite da esso - cioè nel suo punto di giunzione con un pensiero -, esprimete il vostro proposito.
Liberare le intenzioni e i desideri nello spazio tra i pensieri significa gettare i loro semi nel terreno fecondo della potenzialità pura ed aspettare il tempo della fioritura. Non c'è bisogno di scoprirli per accertarsi che stiano germogliando, né di focalizzarsi rigidamente sul modo in cui crescono. Dovete semplicemente liberare intenzioni e desideri.
-Rimanete nello stato dell'auto-riferimento; questo significa essere coscienti del vero Sé, dello spirito, del legame con il campo della potenzialità pura.
E significa altresì non vedersi attraverso gli occhi del mondo né lasciarsi influenzare dalle opinioni o dai giudizi altrui.
- Non aggrappatevi al risultato finale. In altre parole, rinunciate al rigido attaccamento ad un risultato specifico e vivete nella saggezza dell'incertezza; godete di ogni momento del viaggio della vita, anche se ne ignorate la fine.
-Lasciate i dettagli all'universo. Una volta liberati, le vostre intenzioni e i vostri desideri sviluppano capacità organizzative illimitate; fidatevi di questa loro capacità di gestire, in vostra vece, i dettagli.
Ricordatevi che la vostra vera natura è fatta di puro spirito. Portate con voi, ovunque andiate, la coscienza del vostro spirito, liberate moderatamente i desideri e l'universo si occuperà dei dettagli.
Quanto detto potrebbe sembrare semplice ma non lo è . Infatti è molto difficile senza una lunga preparazione entrare " nel silenzio che è lo stato essenziale dell’Essere" e " Rimanere nello stato dell'auto-riferimento e cioè essere coscienti del vero Sé, dello spirito, del legame con il campo della potenzialità pura." Pier
| |
| | | cincin
Numero di messaggi : 207 Età : 64 Localisation : Roma Data d'iscrizione : 09.08.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mer Dic 19, 2007 10:04 am | |
| - pier ha scritto:
- cincin ha scritto:
Io ritengo che contrariamente a quanto possa sembrare noi stiamo dicendo le stesse cose) Si carissima cincin, stiamo dicendo le stesso cose . Io le riferisco secondo gli insegnamenti ricevuti ed è per questo che talvolta uso terminologie che possono far sembrare che le cose che diciamo siano diverse . Se possibile vorrei chiarire un concetto circa l'illuminazione.
Secondo quanto ho appreso essa può essere temporanea o permanente : il Budda aveva questo ultimo tipo di illuminazione .
Si racconta che talvolta si può ricevere l’illuminazione permanente solo dal tocco di un maestro, ma questo sarebbe molto raro.
L'illuminazione temporanea è più frequente di quello che si possa immaginare.
Purtroppo però questa è talmente breve che molto spesso non ce ne accorgiamo.
Secondo la scuola vedica alla quale appartengo ( scuola e non religione) sarebbe possibile con l’esercizio e la dedizione , aumentare la durata del periodo nel quale vi è l'illuminazione temporanea , periodo nel quale non c'è più l'ego e quindi esiste solo la pura consapevolezza e noi quindi siamo solo consapevoli .
Quando la consapevolezza disgiunta dal pensiero emerge alla nostra coscienza , allora è possibile esprime un pensiero cosciente e libero dall ‘ego ed in grado di sollecitare le leggi di natura in modo che esso diventi utile per gli altri e per noi . Magari di questo aspetto ne potremo parlare in seguito, ognuno secondo i "carismi" che gli sono stati concessi. Ciao. Pier/Vayu Quoto in toto ciò che hai espresso in questo post, pier, aggiungendo un'ultima cosa riguardo alla verità che si traforma nel suo opposto una volta che viene espressa. Nel Tao te King, Lao-tze diceva: Il Tao che può essere detto non è l'eterno Tao. Lao-tze è stato un ulluminato, ma c'è anche ci ipotizza che sia una figura inventata; ma anche fosse una figura mitologica chi ha scritto quella frase era un illuminato perchè in altre parole ha detto: la verità che viene detta non è più tale :-) Buona giornata, pier. | |
| | | pier
Numero di messaggi : 739 Data d'iscrizione : 10.10.07
| Titolo: Re: Segue: Dal Libro Perfect Government Mer Dic 19, 2007 11:35 am | |
| Molto spesso si parla della illuminazione o del risveglio . Petrer Russel , il cui libro "Il risveglio della mente globale" ho inserito come fra quelli da me preferiti proprio oggi nella sezione libri, ne dà una descrizione che trovo chiara e conforme sia alla mia natura di ricercatore "spirituale" che alla mia natura di ricercatore razionale legata quest' ultima alla "deformazione professionale" di progettista industriale (ora in pensione).
"L'illuminazione
Lo stato nel quale la pura Essenza è divenuta una realtà permanentemente fondata, è ciò cui molte tradizioni spirituali si riferiscono come realizzazione dell'essere o illuminazione. In questo senso, l'illuminazione significa più che essere particolarmente saggi, consapevoli o ben equilibrati; indica piuttosto uno stato di coscienza ben definito. La persona illuminata continua a funzionare come organismo individuale, preservando un senso di autonomia biologica. E a questa consapevolezza di individualità è ora aggiunta la consapevolezza ugualmente reale di unione con il resto del creato. Unione e separazione divengono due differenti prospettive d'identità.
Il punto importante riguardo allo stato di coscienza dell'illuminazione è che l'individuo non dipende più dall'ambiente per il suo senso di esistenza personale, poiché la pura Essenza non è influenzata dagli alti e bassi del mondo esterno. Perciò, l'incessante bisogno di riparare un ego ferito, o di riaffermarlo qualora sorga una minaccia, non esiste più.
Per meglio dire, il riaffermare l'ego a spese altrui e del mondo circostante sarebbe ora in conflitto diretto con l'esperienza di unità con il mondo esterno.
Il fatto che la persona illuminata non necessiti più di trarre un senso dell'io dalle sue interazioni con il mondo esterno non significa che essa sia priva di personalità, carattere o idiosincrasie. Sotto questi aspetti, le persone illuminate sono individuali quanto chiunque altro (come qualsiasi indagine sui mistici illuminati mostrerebbe all'istante). Quello che è importante è che non sono più psicologicamente attaccati a questi attributi. È in questo senso che sono "privi di ego". Non è che abbiano perso i propri ego individuali; è che hanno perso il continuo bisogno di riaffermarli. L'azione cessa di essere dominata dall'ego e diviene più appropriata alla situazione del momento.
Non essendo più psicologicamente dipendente dalla sua esperienza, la persona illuminata non è vulnerabile rispetto al mondo. Le critiche personali, la perdita del lavoro o altri eventi che in passato sarebbero stati sorgente di angoscia sono ugualmente reali, ma non sono più percepiti come minacce personali. Questo è testimoniato dall'esperienza di molte persone che, pur non illuminate, stanno nondimeno progredendo in questa direzione. Essi osservano spesso che non è tanto la sensazione di unità a essere percepita per prima, bensì l'esperienza di essere in pace con se stessi, unita a una crescente sensazione di sicurezza interiore e invulnerabilità.
L'aprirsi del cuore
Con questa liberazione dai bisogni dell'io derivato, avviene un simultaneo aprirsi del cuore. L'amore, che prima era condizionato (condizionato dal trovare un'altra persona in qualche modo amabile) diviene ora meno condizionato. La persona illuminata inizia a provare un amore spontaneo per ogni creatura e ogni cosa, a prescindere dalle loro qualità o attributi.
La crescita di un simile amore è un tema ricorrente nella maggior parte delle religioni. È, ad esempio, uno degli aspetti principali della tradizione cristiana. Il termine greco caritas, a volte tradotto nei Vangeli come carità, significava originariamente tenerezza o intimità, amore nel senso di unione. Questo è amore in senso molto più profondo ed esteso della semplice amicizia o dell'avere cura del proprio prossimo. Possiamo interpretare la frase "ama il tuo prossimo come te stesso" come un'ingiunzione a sentire e agire in un certo modo. Ma probabilmente non fu mai intesa come ingiunzione. Non è un'attitudine che dobbiamo cercare di avere, ma uno stato di consapevolezza che abbiamo necessità di raggiungere, lo stato nel quale sai che il tuo vicino (e chiunque altro) è fatto della tua stessa essenza.
Per la maggior parte di noi, l'esperienza di vera affinità raramente include più di pochi altri individui. Invece di sentire un'affinità con il resto del mondo, la maggior parte delle persone si sente alienata da esso. Un amore genuino per il resto del creato proviene dall'esperienza personale di unità con il resto della creazione, la consapevolezza che, al livello più profondo, l'io e il mondo sono uno. Una profonda affinità con tutti e con tutto sorge allora in assoluta spontaneità, come conseguenza naturale dell'essere in questo stato di consapevolezza.
Troviamo lo stesso messaggio dichiarato molto succintamente nell'antico testo cinese Tao Te Ching: "Ama il mondo come te stesso; potrai allora aver cura di ogni cosa".
Duemilacinquecento anni più tardi, Teilhard de Chardin, sviluppando questo tema, scrisse in The Future of Man: "Non è un téte-9-téteo un corp-9-corp ciò di cui necessitiamo, bensì un cuore-a-cuore.... Se la sintesi dello spirito deve essere determinata nella sua interezza (e questa è l'unica possibile definizione di progresso), essa può, in ultima analisi, verificarsi solamente attraverso l'incontro centro con centro di esseri umani, così come può essere compresa soltanto nell'amore reciproco universale".
Egli prosegue aggiungendo che "esiste solo una possibilità nella quale gli elementi umani, infinitamente diversi per natura, possano amarsi l'un l'altro: sapere di essere tutti convergenti verso un unico `supercentro' comune a tutti."
La persona illuminata prova una profonda e universale compassione, e la sua vita diventa spesso una vita di servizio, non solo di servizio nei confronti dell'umanità, ma di tutto il mondo. Nelle parole di una scrittura buddista: "L'albero imparziale del pensiero che non conosce dualismo porta i fiori e i frutti della compassione, e il suo nome è servizio al prossimo".
La persona illuminata conosce la realtà che sta al di là della dualità quotidiana di "io" e "non io" e la sofferenza che ne consegue, e la sua compassione per l'umanità la spinge a voler aiutare gli altri a raggiungere anch'essi questa realizzazione. Per questa ragione, molti insegnamenti buddisti hanno proclamato che l'essere illuminato non può riposare finché non ha visto l'illuminazione di ogni essere.
È in direzione di questo scopo di illuminazione universale che l'umanità necessita di mettersi in cammino. Coloro che hanno raggiunto l'illuminazione sono stati in genere pochi e distanti fra loro. Ma perché il mondo venga trasformato e una società ad alta sinergia possa divenire realtà, è necessario che un simile cambiamento di consapevolezza divenga un fenomeno diffuso."
Pier | |
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