Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia)
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 Una mia poesia : Scienza e coscienza

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2 partecipanti
AutoreMessaggio
pier

pier


Numero di messaggi : 739
Data d'iscrizione : 10.10.07

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MessaggioTitolo: Una mia poesia : Scienza e coscienza   Una mia  poesia : Scienza e coscienza Icon_minitimeGio Set 04, 2008 2:54 pm

Scienza e coscienza

Un giorno un gruppo di scienziati
discutevano tra loro, addolorati ;
dopo tanti anni di duro studiare
sentivano di dover rincominciare.
Il matematico disse costernato :
cos’è la matematica che ho studiato ?
Essa consiste di simboli dall’uomo inventati
ed i suoi assiomi, per nulla accertati.
Tali assiomi non sono verità
e per i matematici ora provo pietà.
Rispose il fisico con tanta tristezza
che ciò era dovuto al teorema di incompletezza.
Il fisico invece era alla disperazione
per il principio di indeterminazione.
Di una particella poteva determinare con precisione
o la velocità, o la sua posizione.
Mesto sorrise un filosofo di alto lignaggio
dicendo che l’unico compito restante per la filosofia è l’analisi del linguaggio.
Era triste il filosofo perché le sue intuizioni magnifiche
non avevano tenuto il passo col progresso delle teorie scientifiche.
Intervenne il cosmologo nella discussione, dicendo che gli scienziati
per anni ed anni sono stati troppo occupati
a descrivere che cos’è l’universo sconfinato
e non si sono mai chiesti perché esso è nato.
Un religioso disse: anche noi abbiamo sbagliato
abbiamo avuto un saggio (1) , non l’abbiamo capito e l’abbiamo esiliato.
Assisteva in disparte alla discussione un vecchierello
che sorridendo giocherellava con il suo ombrello.
Risentiti, gli scienziati gli chiesero perché rideva beato ;
come poteva capire lui, non essendo scienziato ?
Il vecchierello disse che anche se piove non è disperato
poiché sa che il sole non è stato rubato.
Disse che il segreto è la consapevolezza infinita
che si raggiunge quando si realizza il fine della vita.
La natura svela allora i suoi segreti
come aveva già fatto con gli anacoreti.
Già da millenni esiste scritta la conoscenza
che dev’essere solo interpretata con il giusto STATO DI COSCIENZA.
Concluse con queste parole il vecchierello giocherellone:
quando lo scienziato, dopo anni di sofferenze e confusione
scala la montagna del sapere e raggiunge la conoscenza
trova il mistico ad attenderlo, aiutato dalla coscienza.
(1) Theilhard De Chardin

NB : La poesia si riferisce in parte alle citazioni dei seguenti scienziati :
K.Godel ; Edward Nelson ; David Hilbert ; Sthephen Hawking ; Wittgenstein ;
J.Guitton ; G. e I. Bogdanov ; Born ; Paghel ; Heisenberg ; Schelling ; Bergson ;

Piergiorgio Vinci , Pier
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scabini pierluigi




Numero di messaggi : 98
Data d'iscrizione : 26.06.07

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MessaggioTitolo: Re: Una mia poesia : Scienza e coscienza   Una mia  poesia : Scienza e coscienza Icon_minitimeLun Set 08, 2008 3:36 pm

Ehilà, ciao Pier come ti va?
Si bella la tua poesia che mette in risalto come scienza ed evoluzione di coscienza non possono essere separati; e conoscere molte teorie e le relative dimostrazioni non è esattamente evoluzione di coscienza..... In questi anni mi sono dedicato molto alla conoscenza ma in modo diverso rispetto all'universita, ho appunto attraverso l'esperienza della vita, l'esperienza che ti fa crescere in coscienza, cambiato il mio stato di coscienza...... E' avvenuto attraverso una conoscenza nuova, nuova rispetto tutto quello che è stata l'universita con la sua matematica e la sua fisica, rispetto anche i due anni post universitari con cui sono divenuto insegnante di matematica-fisica; un conoscenza nuova che focalizzata attraverso sedute di FOCUS MEDITATIVO, mi hanno portato a uno stato di coscienza diverso dove il pensiero come realta che emerge dal "silenzio", dal vuoto tra i pensieri, sembra essere la prima realta, una realta primaria da cui derivano tutte le altre realta, incluse quelle percepite dai 5 sensi....... In fondo si può dire che è possibile vivere infinite realta a infinite dimensioni semplicemente perche queste realta sono una creazione nel pensiero, e se hai uno stato cosciente dove osservi il pensiero come prima realta rispetto a tutte le altre realta come quella dei 5 sensi, puoi ben dire, se sai contemplare infinite dimensioni, che stai vivendo infinite dimensioni............
La scienza dovrebbe evolvere insieme all'evoluzione degli stati di coscienza di chi la studia, di chi la vive, di chi la osserva, di chi la fa, etc.; non bastano esperienze di laboratorio o esperienze di registrazione con strumenti, esperienze preparate metodicamente per registrare con strumenti e con i sensi determinati fenomeni......, servono anche esperienze di coscienza dell'osservatore che vivendole evolve la sua coscienza, estende il suo campo di osservazione, lo estende sempre piu imparando a vivere come realta quello che fino ad ora non ha mai vissuto......... Una scienza vissuta cosi, vissuta alla ricerca di esperienze di coscienza come osservatore che estende il suo campo di osservazione cosciente, la sua capacita di creare realta, la sua capacita di creare e consumare sconosciuto attraverso la vita, penso che porti molto lontano, porta a essere ovunque vuoi essere, a cambiare noi stessi a tal punto che sapremo creare com co-creatori con l'universo stesso e sapremo essere con il corpo là dove siamo col pensiero.......
Ma per fare tutto cio serve la nostra disponibalita a trascendere le nostre limitazioni umane, come atteggiamenti mentali e emotivi statici che non evolvono, saper cambiare anche modi di essere inconsci che ci rendono fermi nell'evoluzione, saper cambiare nella consapevolezza e energia del nostro stato d'essere fino al corpo.........

Un caro saluto
Pierluigi
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