Posted on 26 novembre 2010
Con l’arrivo della stagione invernale comuni sono i raffreddori e le infezioni delle vie respiratorie: come prevenirli o combatterli naturalmente? La fitoterapia ancora una volta ci corre in aiuto con una pianta officinale che ormai quasi tutti conoscono: l’ECHINACEA.
L’Echinacea a cui comunemente ci si riferisce in fitoterapia in realtà comprende tre specie di questa pianta: la E. angustiofila, la E. pallida, e la E. purpurea; tre varietà che possono essere utilizzate singolarmente o anche in associazione tra loro per prevenire e curare il raffreddore o l’influenza.
Il territorio in cui questa varietà officinale si è diffusa originariamente è stato il Nord America, dove già i nativi americani avevano scoperto gli acidi con proprietà antivirali contenuti nelle sue radici, atti a combattere i sintomi da raffreddamento, mal di testa e mal di stomaco.
Ai giorni nostri si ritiene che l’Echinacea svolga una funzione immunostimolante per il nostro organismo, che aiuta quindi a rinforzare le difese immunitarie, specie contro le infezioni delle vie respiratorie ed urinarie, riducendo quindi la durata dell’infezione e attenuandone i sintomi.
A seconda del risultato a cui si mira cambiano i dosaggi: se si vuole prevenire naturalmente i malanni invernali e quindi aumentare le difese immunitarie è consigliabile assumere circa 40 gocce di estratto liquido di Echinacea 1 o 2 volte al giorno per 15 giorni; mentre se si riscontrano e si vogliono curare i primi sintomi di influenza o raffreddore è bene partire con un dosaggio di 50 gocce 3 o 4 volte al giorno, per diversi giorni.
L’assunzione è sempre consigliata lontana dai pasti. Questi trattamenti possono essere ripetuti anche in più cicli durante l’inverno, avendo cura di far passare un tempo sufficiente (mai inferiore ai 15 giorni), tra la fine di un ciclo di assunzione e l’inizio di un altro, in modo tale da non “abituare” l’organismo ai suoi principi attivi, mantenendone alta l’efficacia.
La tollerabilità all’Echinacea è piuttosto alta, ma se avete delle conclamate allergie alle Asteraceae evitatene l’uso.
Fonte: naturadonna.com