Bene, vi voglio raccontare un episodio incredibile che mi è capitato e che data l’originalità ho posto anche su Forum Salute.
Nell’Aprile 2009 mi capita in ambulatorio un mio paziente, C.L nel quale diagnostico subito una cospicua ascite. L’addome è gonfio, globoso. Alla percussione si sente subito che è pieno di acqua.
C.L è un contadino che abita in una contrada sperduta sopra Badia Calavena, dove possiede una casa ristrutturata ed è proprietario insieme al fratello di una stalla che ospita circa un centinaio fra mucche e vitelli.
C.L purtroppo è uno a cui piace il vino, ed il suo introito giornaliero di questa bevanda è assai cospicuo.
Adesso C.L ha 45 anni, ma il suo cospicuo consumo di vino risale ai 20 anni e forse anche prima.
Si è sposato all’età di 25 anni ed ha avuto un figlio maschio ed una figlia. I rapporti con sua moglie sono buoni.
Prima del Marzo 2009 aveva goduto di buona salute, anzi non si era mai preso l’influenza.
Il suo consumo di vino non sfociava mai in sbornie vere e proprie, si regolava, altrimenti sua moglie lo sgridava.
Verso la metà di Marzo 2009 ha cominciato ad accusare gonfiore addominale, ma subito non ci ha dato tanto caso, ma poi il gonfiore si è fatto tale che ha pensato di ricorrere al medico (cosa che non gli era mai successa).
Nell’Aprile 2009 io l’ho visitato ed ho constatato una cospicua ascite, per cui l’ho subito ricoverato in reparto internistico, dove rimase ricoverato 20 giorni e dove viene sottoposto ad una serie di esami e ad una paracentesi evacuativa del liquido addominale.
Ne esce con la diagnosi di Cirrosi Epatica Etilica in stadio avanzato, con un Albumina di 45 mg/dl (minimo normale 56) e le gammaglobuline di 29 mg/dl (massimo 13)
La cirrosi epatica è considerata uno stadio pre-tumorale, infatti si sviluppano spessissimo dei tumori epatici. Inoltre vi è un sovvertimento completo della struttura epatica. Gli epatociti vanno in necrosi e sono sostituiti da fibrina che forma connettivo collageno che con il procedere della malattia fa diminuire il volume del fegato il quale si riempie di numerosi noduli macroscopicamente circondati da tessuto connettivo. I vasi vengono sovvertiti e compressi e nel momento in cui non riescono più a far defluire il sangue dall'aorta e farlo confluire verso la vena cava inferiore si sviluppa un ipertensione portale che è poi la causa dell’ascite e del formarsi di grosse varici esofagee
E’ uno stadio irreversibile e soprattutto pretumorale.
Una delle caratteristiche è che gli epatociti rimasti perdono la connessione proprio come si ha nei tessuti tumorali.
Ebbene dopo queste delucidazione prettamente mediche di cui non avete capito nulla ora passiamo al bello.
C.L dall’Aprile 2009 al Novembre 2010 ha subito sei paracentesi, cioè gli hanno tolto per sei volte il liquido dalla pancia. Nel Novembre 2010 è stato nuovamente ricoverato perché presentava uno stato di cospicuo Anasarca (liquido non solo a livello addominale(ascite) ma d’appertutto, soprattutto un gonfiore degli arti inferiori.
Viene riscontrata un albumina di 26 mg/dc, le gammaglobuline sono balzate a 29 mg/dc
Generalmente in questo stadio il paziente muore per :
1- Rottura di varici esofagee
2- Insufficienza epatica che porta al coma epatico
3- Malattie infettive per caduta delle difese immunitarie
4- Carcinoma primario a cellule epatiche
Invece dopo un abbondante trasfusione di plasma il Sig C.L viene dimesso ancora in vita.
Per sua sfortuna ( o meglio sarebbe da dire per sua fortuna) guida la moglie che si scontra con un'altra macchina.
La moglie riporterà alcune fratture costali, ma suo marito, e cioè C.L avrà la peggio, frattura di tre vertebre dorsali, per fortuna frattura composta (per cui non resta paralizzato) ma dovrà portare il busto per trenta giorni.
Oltre all’ortopedico lo vede il fisiatra, un individuo abbastanza anziano e piuttosto originale:
Infetti, il fisiatra gli prescrive una fiala di Vit D3 di 300.000 UI alla settimana (Dibase fiale 300.000 UI), ma non contento pure Dibase fialoidi 1 al mese da 25.000 UI.
Quando è venuta sua moglie in ambulatorio per la prescrizione gli ho detto che la dose mi sembrava un tantino alta , ma forse si era tenuto conto che il colecalciferolo è una provitamina che deve essere attivata dal fegato ed un fegato cirrotico l’avrebbe metabolizzata poco.
Pertanto la cura è stata fatta come prescritto dal fisiatra.
Strano, da allora non si sono più presentati edemi, non si è pià presentatao l’anasarca, ma neppure l’ascite.
Dopo un mese di cura, e cioè dopo aver assunto 1.200.000 Ui di Vit D , C.L non presentava non solo nessun sintomo di ascite ma gli si erano pure asciugate le caviglie.
Gli ultimi esami il 05/09/2011 mostravano un Albumina di 50,7 e delle Gammaglobuline di 22,7
Ripetuti gli esami il 21/10/2011 l’Albumina è salita ulteriormente a 53 e le gammaglobuline sono ulteriormente scese a 21.
Ho calcolato che il Sig C.L ha complessivamente assunto dal giorno dell’incidente circa 17 milioni di unità di Vit D3 senza riportare nessun effetto collaterale.
Non solo, ma gli sono scomparse le Stelle di Eppinger, gli è scomparso l’eritema palmare e plantare, segni tipici di una cirrosi conclamata.
Una recente ecografia Epato-Pancreatica, dimostra che il fegato è incredibilmente aumentato di volume, è scomparsa quasi del tutto la morfologia nodulare, e si presenta un fegato abbastanza simile ad un fegato normale.
L’ho rivisto tre giorni fa e gli ho detto di continuare con le solite dosi di Vit. D, gli ho detto che secondo me la Vit. D lo aveva guarito e che probabilmente fra qualche mese avremo dei valori epatici del tutto normali.