Fisica ...tra Scienza e Mistero (Universo,Energia,Mente e Materia)
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 «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera

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Fausto
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Fausto


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MessaggioTitolo: «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera   «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera Icon_minitimeGio Gen 01, 2009 6:55 pm

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_dicembre_29/infintamente_grande_regolare_b7b4b276-d5c4-11dd-9a1d-00144f02aabc.shtml

Commento personale all'articolo succitato:

Leggi e simmetrie della natura prevalgono sul caos e sono quindi facilmente individuabili, solo in Universi relativamente freddi. Se le leggi che a noi sembrano governare il comportamento di tutta la materia (radiazione inclusa) avessero un'origine puramente statistica (come alcuni recenti studi sembrerebbero dimostrare), allora anche l'invarianza di gauge sarebbe di conseguenza una sorta di "illusione" (un effetto selettivo dovuto ad un Universo a bassa energia). In ultima analisi quindi,anche se i principi fondamentali di simmetria della natura fossero casuali (una sorta di combinazione caotica di tutte le possibili simmetrie),non possiamo escludere che a basse energie (<10^32K),e in certe circostanze,compaia un'invarianza di gauge locale. Potrebbe quindi verificarsi una sorta di "selezione naturale",la quale, man mano che la temperatura dell'Universo diminuisce, generi a sua volta una sorta di ordine (quest'ultimo causato dal fatto che vi sarebbe un numero sempre minore di tutte le possibili "quasi simmetrie" delle particelle elementari presenti in un determinato punto dell'Universo).
Le implicazioni di questo modello della realtà, potrebbero in linea teorica caratterizzare anche la natura macroscopica dell'Universo (zone prevalentemente a bassa energia,prevalendo su quelle ad alta energia, ne definirebbero la natura ordinata su vasta scala), ma questa rimane pur sempre una mia semplice supposizione (indubbiamente assai azzardata e soggettiva).

Non dimentichiamoci comunque che i primi modelli di "cosmologia caotica", furono presi in considerazione già agli inizi degli anni sessanta da Hoyle e Narlikar. Secondo tali modelli, era possibile giungere all'idea che l'attuale struttura dell'Universo è in gran parte indipendente dalle condizioni iniziali al momento del big bang e che quasi tutti gli insiemi di condizioni iniziali fisicamente realistiche potrebbero evolvere verso situazioni regolari, man mano che l'Universo si espande e invecchia.

"Se si ammette la creazione continua di materia, la creazione agisce in modo da eliminare ogni anisotropia o irregolarità iniziale su qualsiasi volume assegnato (...) In altre parole ,ogni porzione finita dell'Universo perde gradualmente memoria di qualsiasi anisotropia o irregolarità inizialmente imposte (...) L'Universo raggiunge l'uniformità osservata indipendentemente dalle condizioni al contorno iniziali"
(Narlikar, 1963)

"Un osservatore superficiale potrebbe ammirare una regolarità tanto meravigliosa come effetto di un caso, di un disegno; un abile algebrista,invece,conclude immediatamente che il risultato è dovuto a necessità, e può dimostrare che questo deriva dalla natura di questi numeri. Non è probabile,chiedo, che l'intera struttura dell'Universo sia regolata da una neccessità simile, anche se nessuna algebra umana potrà fornire una chiave che risolva la difficoltà?" (Hume - Dialoghi)
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cincin

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MessaggioTitolo: Re: «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera   «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera Icon_minitimeLun Ago 24, 2009 8:51 am

Non sono in grado di commentare l'articolo postato da Fausto, ovviamente, però leggendolo mi viene in mente la similitudine tra il comportamento caotico dei sistemi osservati e la legge di indeterminazione che governa il microscopico da una parte, e il comportamento regolare dell'infinitamente grande e le leggi newtoniane che governano il macroscopico dall'altra. Ancora una volta ci sono due leggi differenti che regolano il piccolo e il grande.
Non so che assurdità abbia detto, ma qualcuno ha capito cosa voglio dire? Embarassed
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pier

pier


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MessaggioTitolo: Re: «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera   «L'infinitamente grande» è regolare - Corriere della Sera Icon_minitimeLun Ago 24, 2009 9:43 am

cincin ha scritto:
Non sono in grado di commentare l'articolo postato da Fausto, ovviamente, però leggendolo mi viene in mente la similitudine tra il comportamento caotico dei sistemi osservati e la legge di indeterminazione che governa il microscopico da una parte, e il comportamento regolare dell'infinitamente grande e le leggi newtoniane che governano il macroscopico dall'altra. Ancora una volta ci sono due leggi differenti che regolano il piccolo e il grande.
Non so che assurdità abbia detto, ma qualcuno ha capito cosa voglio dire? Embarassed
.

Da anni mi occupo dei frattali che derivano dalle leggi del caos
Cosa è un frattale.
La definizione più semplice e intuitiva lo descrive come una figura geometrica in cui un motivo identico si ripete su scala continuamente ridotta. Questo significa che ingrandendo la figura si otterranno forme ricorrenti e ad ogni ingrandimento essa rivelerà nuovi dettagli. Contrariamente a qualsiasi altra figura geometrica un frattale invece di perdere dettaglio quando è ingrandito, si arricchisce di nuovi particolari. Difatti se osserviamo più attentamente le montagne, alberi, erbe, fiori di tutti i tipi e di tutte le dimensioni, possiamo cogliere nella forma di tutti questi oggetti delle curiose proprietà geometriche.

Consideriamo ad esempio una foglia di felce. Essa esprime tutte le proprietà elencate sopra: In geometria gli oggetti che sono autosimili vengono definiti frattali e possono essere costruiti seguendo precise regole di tipo matematico. La felce è un frattale. Si tratta quindi di un oggetto geometrico e come tale si può ottenere usando delle tecniche matematiche.

I frattali non sono solo oggetti matematici, privi di ogni attrattiva per chiunque non sia interessato alla materia, ma, grazie alla loro varietà e al loro piacevole aspetto grafico, possono diventare addirittura oggetto di "arte".

L'incantevole mondo dei frattali: è qualcosa di stupefacente, di incredibile!
Si rimane senza parole. E' un mondo nel mondo, un mondo dove tutto è incredibilmente grande e piccolo allo stesso momento, affascinante nelle forme e nei colori; un mondo fatto da tanti mondi infiniti, uno dentro l'altro, e più vai dentro più vieni risucchiato.

I frattali hanno anche un aspetto sonoro. Poiché sono funzioni matematiche, è possibile associare ad essi una rappresentazione sonora. L'altezza e la durata di una nota è scelta con lo stesso criterio con cui viene scelto il colore nella rappresentazione grafica di un punto. Ascoltando la melodia, ci si accorge di alcune regolarità e della ricorrenza di alcuni temi: è proprio questo che evidenzia l'autosimilarità che è così chiara nelle immagini. Esattamente come nella rappresentazione convenzionale, abbiamo a che fare con un "ordine nel disordine", un caos deterministico.

La Geometria Frattale e la Teoria del Caos hanno segnato l'inizio di una eccezionale rivoluzione nella Scienza e nella Matematica portando alla luce un nuovo modo di guardare la realtà.

La legge dei frattali è la legge della Vita!
La legge dei frattali è la legge dell'Universo!
Noi siamo Ordine nel Caos e i frattali confermano questa affermazione con il
riprodursi liberamente creativo delle forme della Natura.

Allego una immagine mandalico-frattale nella quale ho inserito il volto del mio maestro.
La mia intenzione è quella di porre l’attenzione di come è possibile attraverso l’aiuto di un qualunque maestro che abbia insegnato una tecnica od un sistema di vita o di pensiero per trascendere l’esperienza ordinaria , sia possibile arrivare al bindu o il centro del mandala che rappresenta il nostro vero Sé che non è l’io ne l’ego (di cui tanto ha parlato cincin ).
Noi siamo Ordine nel Caos e quando raggiungiamo questo ordine siamo fuori da tutte le leggi del macrocosmo e del microcosmo .
Pier


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